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Enti regionali e società partecipate,
stipendi bloccati per i dipendenti

La discussione dell’esercizio provvisorio e della proroga degli oltre 22 mila precari degli enti locali è slittata a sabato

PALERMO. Possono tirare un sospiro di sollievo soltanto gli ex Pip. E solo per gli stipendi di dicembre. È stata una corsa contro il tempo all'Ars per riuscire a portare a Sala d'Ercole «la manovrina» necessaria a garantire gli stipendi della galassia regionale fino ad aprile.

Ma la discussione dell’esercizio provvisorio e della proroga degli oltre 22 mila precari degli enti locali è slittata a sabato. Dopo un'infuocata riunione dei capigruppo, l'aula, infatti, è riuscita ad approvare soltanto il disegno di legge che garantisce due milioni per la copertura finanziaria degli stipendi di dicembre degli ex Pip. Per i mesi successivi si dovrà aspettare l’approvazione in aula dell’esercizio provvisorio.

Il mancato via libera del documento finanziario provocherà per il secondo anno consecutivo che con l'inizio di gennaio arriverà anche il blocco della spesa della Regione, che non potrà acquistare neanche un francobollo, per non parlare, appunto, dello stop agli stipendi e dei mandati di pagamento dei dipendenti di enti regionali e partecipate.
Alta tensione in conferenza dei capigruppo ieri pomeriggio, per un durissimo scontro tra Toto Cordaro, capogruppo di Cantiere popolare e il presidente della Regione Crocetta. Sullo sfondo, la «fretta» con la quale si andavano approvando i ddl, alcuni dei quali non sarebbero stati corredati da una opportuna relazione tecnica. Una giornata andata avanti dopo che solo all'alba la commissione Bilancio era riuscita ad approvare l'esercizio provvisorio, corredato da 150 emendamenti. E come in ogni seduta notturna, anche in questa non potevano mancare all'ultimo momento soldi a pioggia ad enti, partecipate e Comuni.

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