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Dell'Utri prosciolto per il fallimento della Banca di credito fiorentino

La sua posizione era stata stralciata in attesa dell'estradizione dal Libano. Per la stessa vicenda rinviati a giudizio Verdini e Parisi.

FIRENZE. Il gup di Firenze ha prosciolto Marcello dell'Utri dall'accusa di concorso in bancarotta fraudolenta nel procedimento sul fallimento della Banca di credito cooperativo fiorentino (Bccf). Dell'Utri è stato prosciolto «perchè il fatto non costituisce reato». La sua posizione era stata stralciata in attesa dell'estradizione dal Libano. Per la stessa vicenda rinviati a giudizio Verdini e Parisi.

La Banca di credito cooperativo fiorentino era stata posta in liquidazione coatta amministrativa dalla Banca d'Italia e nel marzo 2012 ha cessato di esistere. Le attività dell'istituto sono state acquisite da Chiantibanca, mentre le sofferenze bancarie sono state rilevate dal fondo nazionale di garanzia delle Bcc e poste a carico dell'intero sistema del credito cooperativo. Una decisione arrivata dopo tre anni di crisi, il commissariamento, e le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto in tutto 55 persone.

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