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Internet veloce, 95 scuole siciliane dicono no alla banda larga

Il Garr, consorzio che gestisce la Rete italiana dell'università e della ricerca, ha proposto a 260 istituti meridionali una connessione gratuita in cambio di un contratto di manutenzione. Solo 40 hanno accettato

PALERMO. Le scuole meridionali dicono no alla banda larga gratuita. Almeno questo è quanto viene fuori dalla proposta fatta dal consorzio Garr, che gestisce la Rete italiana dell'università e della ricerca.

Su 260 istituti, 220, di cui 95 siciliani, hanno detto infatti no alla proposta di dotarsi di una rete in fibra ottica molto veloce, a costo zero.  Le scuole infatti avrebbero fornitura gratuita,  in cambio di un contratto di manutenzione di 3 mila euro per 5 anni, che secondo il calcolo del Garr sarebbero circa 10 euro al giorno.

Il Garr propone quindi una connessione gratuita:  ha infatti ottenuto 46,5 milioni per ammodernare le reti in fibra ottica delle 4 regioni del sud di Calabria, Campania, Puglia e  Sicilia e ha deciso così di stanziare 6  milioni per portare gratuitamente la super rete nelle scuole meridionali.

 

Come riporta il sito "Ischool" gli istituti che hanno risposto di no si dividono in tre categorie:  quelli che dicono che non vogliono la rete; quelli che dicono che non hanno la disponibilità finanziaria di tremila euro; infine, quelli che hanno già una rete e  sostengono di stare bene così.

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