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Dissenso con la sentenza Ruby, il giudice si dimette dopo la firma delle motivazioni

L'addio di Enrico Tranfa, presidente del collegio d'Appello: "In tutta la mia vita non ho fatto mai nulla di impulso"

MILANO. Il presidente del collegio d'Appello che ha assolto Berlusconi nel cosiddetto processo Ruby, Enrico Tranfa, si è dimesso subito dopo aver firmato le motivazioni della sentenza. Lo ha fatto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in dissenso con la sentenza presa a maggioranza con il sì degli altri due giudici. E così, dopo 39 anni di servizio, a 15 mesi dalla pensione, il magistrato ha lasciato anzitempo la toga. Tranfa, 70 anni, in magistratura dal 1975, dal 2012 fino a ieri ha presieduto la seconda sezione penale in Corte d'Appello a Milano.

Tranfa si è dimesso di colpo dalla magistratura con una scelta che svela così il suo radicale dissenso dalla decisione, maturata nella terna del suo collegio, di assolvere l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dalle imputazioni di concussione e prostituzione minorile che in primo grado ne avevano invece determinato la condanna a 7 anni di reclusione.

"In tutta la mia vita non ho fatto mai nulla di impulso". Lo ha detto all'ANSA Enrico Tranfa presidente della seconda corte d'appello di Milano che ieri dopo aver firmato le motivazioni dell'assoluzione di Silvio Berlusconi per il caso Ruby si é dimesso a causa del dissenso con gli altri due componenti del collegio.Tranfa ha parlato di "scelta meditata”.

"Nessuno é indispensabile , tutti possono essere utili". Lo ha detto all'ANSA Enrico Tranfa, il giudice della Corte di Appello di Milano che ieri dopo aver firmato le motivazioni dell'assoluzione di Berlusconi sul caso Ruby si é dimesso dalla magistratura in dissenso con il collegio. Andato di recente in pensione anche il suo collega Lapertosa, la sezione é senza presidenti.

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