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Caltagirone, il ponte ferroviario sarà demolito

Domani le campate rimaste in piedi saranno abbattute in modo da liberare e rendere nuovamente percorribile la strada

CALTAGIRONE. Sono passati più di tre anni e finalmente l'ora X è arrivata: il ponte ferroviario della Caltagirone-Niscemi-Gela domani sarà fatto brillare da microcariche esplosive. Si tratta del viadotto tra l'ottavo ed il decimo pilone che nel maggio del 2011 si sbriciolò lasciando intatti - e sospesi nel vuoto - i binari e le traversine (per un miracolo non vi furono vittime o feriti). Domani, tra mezzogiorno e le 14, le campate rimaste in piedi saranno abbattute in modo da liberare e rendere nuovamente percorribile la sottostante strada Provinciale 39/I. Il delicato e pericoloso intervento sta coinvolgendo una sinergia "interforze" che vede impegnati carabinieri, Polizia di Stato, Polizia locale, Protezione civile, Ferrovie e Vigili del fuoco tutti coordinati dalla Prefettura di Catania che deve garantire la sicurezza degli addetti ai lavori e, soprattutto, degli abitanti di contrada Angeli. Tra domani e mercoledì i residenti all'interno di un raggio operativo di 500 metri saranno evacuati per essere alloggiati, in strutture ricettive della zona, a spese di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), gestore unico delle infrastrutture ferroviarie nazionali.Intanto, in vista della riapertura - programmata per fine anno - della importante via stradale di collegamento con Niscemi, giovedì in Comune è andato in scena un "vertice" con i rappresentanti istituzionali di Caltagirone e Niscemi, delle Ferrovie,dei sindacati e delle associazioni di pendolari. «Abbiamo chiesto alle Ferrovie - ha detto l'assessore comunale alla Protezione civile, Egidio Sinatra - un preciso impegno per la ricostruzione del tratto e la riapertura della linea ferroviaria. Ci è stato comunicato che è in atto il monitoraggio delle condizioni strutturali della linea Caltagirone-Niscemi-Gela». Univoca la richiesta, indirizzata anche all'assessorato regionale alla Mobilità, di adeguati lavori che possano restituire la piena fruizione della strada ferrata. Mentre si gioisce per la prossima riapertura della Provinciale 39/I, che eviterà il riversarsi di auto e mezzi pesanti sulla "62" (attualmente l'unica alternativa per Niscemi).

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