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Marsala, casa di cura abusiva: tre condannati

Nella struttura di «Villa Royal» la Guardia di finanza fece irruzione il 23 febbraio 2010, trovando 25 anziani ospiti, alcuni non autosufficienti, con problemi psichici e in condizioni igieniche giudicate «pessime»

 MARSALA. Tre persone sono state condannate dal giudice monocratico di Marsala, Roberto Riggio, nel processo scaturito dall'indagine della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura sulla gestione della casa di riposo per anziani «Villa Royal», una struttura che (prima in contrada Dammusello e poi a Cardilla) avrebbe operato «abusivamente» anche come casa di cura.

A 1 anno e 6 mesi di reclusione, per sequestro di persona, abbandono di incapaci e attività abusiva è stata condannata Vita Maria Rallo, 48; assolto il marito, Baldassare Genna, 53 anni, assistente capo di polizia in servizio nel locale commissariato (poi sospeso dal servizio), per il quale il pm Giulia D'Alessandro aveva invocato 4 anni di carcere.

A otto mesi, per sequestro di persona, è stato condannato Giuseppe Genna, 54 anni, fratello di Baldassare, e a un'ammenda di 4 mila euro Danilo Genna, 22 anni, ritenuto colpevole del reato di casa di cura abusiva e per le contestazioni contravvenzionali. Assolto, infine, il venticinquenne Christian Genna.

Per i tre condannati la pena è sospesa. Il pm aveva chiesto quattro condanne. Nella struttura di «Villa Royal» la Guardia di finanza fece irruzione il 23 febbraio 2010, trovando 25 anziani ospiti, alcuni non autosufficienti, con problemi psichici e in condizioni igieniche giudicate «pessime».

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