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Sicilia, sui migranti maggiori controlli sanitari

Postazioni speciali sulle banchine per la verifica delle condizioni degli stranieri che arrivano nei porti dell’isola. Presenti per le visite tutti i medici specialisti. Ma il direttore generale dell’Asp Palermo, Antonino Candela, assicura: «Nessun rischio di contagio Ebola legato agli sbarchi»

PALERMO. Potenziati i controlli sanitari sugli immigrati sbarcati in Sicilia per prevenire le infezioni. «Ma non c’è alcun allarme o rischio Ebola legato agli sbarchi», affermano i vertici delle Asp impegnate a fronteggiare l’emergenza a Lampedusa, Palermo e Pozzallo. Antonino Candela, direttore generale dell’Asp di Palermo, nelle cui competenze rientrano anche le isole Pelagie, spiega che «tutti i migranti sbarcati, sia a Palermo che a Lampedusa vengono minuziosamente sottoposti a controlli sanitari, con postazioni speciali allestite sulla banchina».
Quando si verifica uno sbarco vengono allestiti dei «triage» mobili, postazioni simili a quelle del pronto soccorso dove personale specializzato effettua i primi controlli sui pazienti. «Sulla banchina - spiega Candela - sono presenti tutti i vari specialisti: dal dermatologo al cardiologo passando per l’infettivologo. E i medici sono affiancati dai mediatori culturali che sono di grande ausilio per questi migranti che spesso non parlano francese o inglesei».
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