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Albo dei formatori, in settanta esclusi perché condannati

PALERMO. Oltre 600 esclusi, una settantina dei quali per aver commesso reati, la restante parte perchè assunta dopo il 31 dicembre 2008 quando scattò il divieto di assunzioni o perchè al lavoro presso gli enti grazie a contratti a tempo determinato. Il dipartimento generale della Formazione, guidato da Anna Rosa Corsello, ha pubblicato l'ultima versione dell'albo dei formatori, l'elenco che «blinda» il settore per evitare nuove assunzioni e avviare il percorso di ridimensionamento grazie a incentivi all'esodo e pensionamenti anticipati. «Ad oggi - spiega Giovanni Migliore della Cisl - sono circa 2.500 i lavoratori degli enti, mentre 2 mila lavorano al progetto Prometeo al Ciapi, mille fanno parte della filiera dell'obbligo formatico e 1.700 sono gli ex lavoratori degli sportelli multifunzionali esperti in materie del lavoro e che dovrebbero lavorare nel progetto Garanzia Giovani».
È questa la fotografia di un settore che già dal prossimo anno farà i conti con circa 500 esuberi ma che potrebbe ridursi ulteriormente di 600-700 unità grazie a esodi incentivati, prepensionamenti e incentivi per le aziende che assumeranno attingendo dal bacino.
Il provvedimento, scrive la dirigente, potrà essere impugnato al Tar o al presidente della Regione entro 60 giorni o 120 giorni dalla pubblicazione». Il decreto sarà poi pubblicato sulla Gazzetta ufficiale: a quel punto potrà essere presentata istanza di riesame al dipartimento della Formazione entro 30 giorni giorni.
L'elenco degli esclusi è stato più volte aggiornato dal dipartimento in seguito a ricorsi e segnalazioni di presunti errori. Nell'ultima versione sono una settantina i dipendenti esclusi per aver commesso reati. Il dipartimento specifica che l'esclusione riguarda «non ogni fattispecie di illecito penale» ma, in base a un vecchio parere dell'ufficio legislativo e legale, soltanto alcune ipotesi: «Condanna passata in giudicato, contro la personalità dello Stato, per delitti di peculato, malversazione, corruzione, concussione, rapina, estorsione, millantato credito, furto, truffa e appropriazione indebita» e infine per «condanne passate in giudicato che importino l'interdizione dai pubblici uffici o l'appicazione di una misura di sicurezza detentiva o della libertà vigilata». L'elenco degli esclusi e degli ammessi è pubblicato sul sito della Regione pti.regione.sicilia.it: per consultarlo bisogna cliccare a sinistra su «strutture regionali» e poi su «dipartimento della Formazione»: il link è tra le notizie nella sezione «in primo piano». Ri. Ve.

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