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Espianto di organi al Garibaldi di Catania

CATANIA. Un espianto di organi è stato eseguito nel reparto di Rianimazione «Antonella Caruso» dell'Ospedale Garibaldi di Catania, diretto dal dott. Sergio Pintaudi, dal corpo di un uomo di 34 anni, morto per le ferite riportate in un incidente stradale.
Dopo che si sono determinate le condizioni di morte cerebrale, il collegio medico per l'accertamento della morte costituito da in medico-legale, da un rianimatore e da un neurologo hanno dato corso al periodo di osservazione della condizione di morte encefalica previsto dalla legge e al termine i medici hanno iniziato il lungo l'iter che ha portato al prelievo degli organi. Il sostituto procuratore della Repubblica Monia Di Marco, dopo che i parenti di Giuseppe hanno dato il loro consenso al prelievo degli organi a scopo di trapianto, ha concesso il nulla osta giudiziario. Il fegato è stato trapiantato nell'ISMeTT di Palermo, i reni saranno trapiantati uno al Civico di Palermo, l'altro all'Ospedale S. Matteo di Pavia. Attorno ai familiari si sono stretti tutti i parenti e gli amici e non è mancato il sostegno dell'Arma dei carabinieri a cui appartiene il papà di Giuseppe.
«Anche questo prelievo di organi, che ha impegnato numerose strutture non solo sanitarie - ha detto il direttore generale dell'Arnas Garibaldi di Catania Giorgio Santonocito - rappresenta certamente un indicatore della buona attività che si espleta in questo grande ospedale». «Poter confermare che nella nostra città e nella nostra Regione l'attività dei prelievi e dei trapianti di organi procede regolarmente malgrado le numerose difficoltà che incontra la Sanità - ha concluso - indica che gli sforzi che si stanno compiendo riescono a mantenere un buon livello di assistenza, soprattutto in tutte quelle condizioni di emergenza-urgenza».

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