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"Quasi tutti sospesi i forestali etnei": l'allarme dei sindacati

CATANIA. Quasi tutti i lavoratori forestali nella provincia etnea sono sospesi dal lavoro: ad oggi i 151isti hanno svolto solamente 50 giorni di lavoro, i 101isti 20 e i 78isti non sono stati neanche avviati. Lo affermano in una nota le federazioni provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uil Uil, che hanno scritto alla direzione provinciale dell'Azienda forestale, all'assessorato regionale Foreste e alla Prefettura di Catania per chiedere chiarimenti sul futuro lavorativo dei forestali, annunciando «forti iniziative di lotta se entro breve tempo non si avranno certezze». Per le tre segreterie la situazione è «assai grave e incomprensibile, anche perchè in altre province i lavoratori in questione stanno proseguendo regolarmente il rapporto di lavoro».
«I lavoratori forestali della provincia di Catania - dicono i segretari generali provinciali Pietro Di Paola (Fai), Alfio Mannino (Flai) e Nino Marino (Uila) - stanno attraversando una fase di grande incertezza e confusione perchè non comprendono le ragioni della sospensione. Una situazione che mette a rischio il nostro immenso patrimonio boschivo visto che, a oggi, i lavori di pulitura necessari per evitare il rischio incendi non sono stati eseguiti». I sindacati sottolineano anche che la sospensione del lavoro forestale «mette a rischio anche la possibilità che i lavoratori catanesi possano svolgere le giornate di garanzia occupazionale previste dalla legge», affermando che «ciò va in contrasto con quanto contenuto nella disposizione del 25 luglio scorso del dirigente regionale dell'Azienda Foreste».
«Nonostante i continui contatti con l'Azienda Forestale - concludono Di Paola, Mannino e Marino - non si ha nessuna certezza su quando saranno riavviati al lavoro i forestali della provincia catanese. Va sottolineato tra l'altro che tale situazione sta facendo maturare un sentimento di rabbia tra i lavoratori con il rischio concreto che possano sfociare in iniziative che mettono a rischio l'ordine pubblico».

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