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"Presunte tangenti a politici in cambio di favori": archiviazione per Vizzini, Romano e Cuffaro

PALERMO. Si è conclusa con l’archiviazione del caso l’indagine sulle tangenti che sarebbero state pagate a  politici siciliani  dalla società Gas, di cui Vito Ciancimino fu socio occulto. Come riportato dal Giornale di Sicilia di oggi, diverse le motivazioni che hanno portato il Gip Piergiorgio Morosini ad accogliere  la richiesta presentata dai pm Paolo Guido, Sergio Demontis e Nino Di Matteo e dare così l’ok all’archiviazione.
Non è stata infatti dimostrata la sussistenza dell’aggravante dell’agevolazione di Cosa nostra, mentre il lungo tempo trascorso dall’epoca dei fatti avrebbe aperto la porta alla prescrizione e infine, gli elementi raccolti non consentirebbero all’accusa di affrontare un processo con successo.
Risultano estranei alle accuse così Carlo Vizzini, ex Forza Italia, ora Psi; Saverio Romano, ex Udc, ora Pid; Totò Cuffaro, ex presidente della Regione e oggi in carcere per scontare una condanna a sette anni per favoreggiamento a Cosa nostra.
I  presunti corruttori erano Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito, e Gianni Lapis, socio della Gas, considerato l’autore che materialmente «comprava» i favori dei politici.

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