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Due gallerie da incubo tra Altofonte e Piana

Sono nell’unico collegamento tra i due centri, dopo la frana sulla Sp 18. Dentro buio e infiltrazioni, dai sindaci appelli a vuoto. Oggi verrà aperta la statale 123, percorso alternativo tra Licata e Ravanusa dopo il crollo del viadotto sulla 626

PALERMO. Con l'interruzione della Sp 18, la strada che segue la linea ferrata sulla quale doveva essere realizzato lo scartamento ridotto è diventata fondamentale per chi si muove fra Monreale, Altofonte e Piana degli Albanesi. Eppure chi la attraversa deve mettere in conto due gallerie da incubo. Buio pesto e infiltrazioni. Di sera o quando piove sono guai. E gli appelli lanciati spesso alla Provincia di Palermo, ormai da oltre un anno commissariata, dai sindaci dei Comuni interessati alla messa in sicurezza di questo collegamento viario sono caduti nel vuoto. «Quasi ogni giorno chiediamo interventi - afferma il primo cittadino di Altofonte, Antonino Di Matteo - soprattutto da quando non è più percorribile, a causa delle frane, la intercomunale che collegava la nostra cittadina a Piana degli Albanesi». Ieri anche noi abbiamo provato invano a metterci in contatto col commissario straordinario della Provincia Domenico Tucci.
E alla lista nera delle gallerie delle strade siciliane, si aggiunge anche un sottopassaggio sulla statale 113 all'altezza di Isola delle Femmine. Inaugurato a giugno dell'anno scorso, nell'ambito della realizzazione del passante ferroviario, doveva essere chiuso per altri lavori a ottobre 2013 e avrebbe dovuto riaprire poche settimane dopo. E invece, come scrive Maria Raccampo al sito internet del Giornale di Sicilia, «la chiusura persiste e degli interventi non c'è traccia, così chi deve andare a Capaci o imboccare l'autostrada non resta che intraprendere un giro lungo e tortuoso dentro Isola con difficoltà facilmente immaginabili».
L'Anas, che si occupa della gestione della Ss 113, sta verificando per quali motivi il tunnel non è stato ancora riaperto. Lo stesso ente, per quanto riguarda, le gallerie Filippella e San Demetrio, oggetto di furti di rame che ne hanno compromesso l'impianto luce, fa sapere che «le continue stime dei danni, hanno causato ricorrenti aggiustamenti delle soluzioni tecniche da adottare per il ripristino dell'illuminazione, soluzioni peraltro finalizzate a rendere quanto più difficoltosa la possibile asportazione dei conduttori. Inoltre, la somma necessaria al ripristino di tutte le funzionalità degli impianti, ha raggiunto, di volta in volta, un importo ingente, pari a circa un milione di euro, importo per il quale è in corso il reperimento dei finanziamenti».
Intanto, dopo il crollo di una parte del viadotto Petrulla, sulla statale 626 tra Licata e Ravanusa, nell'Agrigentino, è stato ripristinato il transito sulla statale 123 per realizzare un percorso alternativo. La strada sarà aperta dalle 15 di oggi. «Il primo settembre invece - annuncia l'Anas - inizieranno i lavori che consentiranno di tornare a utilizzare l'arteria interrotta. Il crollo è imputabile ad una rottura delle travi in cemento armato precompresso che sostenevano l'impalcato, avvenuta senza che si fossero manifestate deformazioni evidenti e tali da preannunciare l'imminente cedimento».

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