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Catania, una targa per ricordare gli immigrati morti nello sbarco del 2013

CATANIA. Il sindaco di Catania Enzo Bianco  ha risposto positivamente a un appello della Comunità di  Sant'Egidio del capoluogo etneo che stamane l'ha voluto  incontrare per consegnargli quasi mille firme di giovani per  chiedere l'apposizione di una targa per ricordare le vittime di  ogni sbarco e l'umanità dei siciliani mostrata il 10 Agosto del  2013 in occasione del tragico sbarco nel quale persero la vita  sei migranti. Ad incontrare Bianco in municipio è stato il  responsabile della Comunità Amiliano Abramo.     «Daremo pronta e immediata attuazione a questo appello - ha  detto Bianco - con una targa che sarà posta probabilmente alla  Plaia, dove 11 mesi fa raccogliemmo con dolore i corpi di sei  ragazzi annegati a pochi passi dalla riva. Si tratta di un  dolore che la nostra città ha sperimentato anche con il saluto,  attraverso una cerimonia interreligiosa, alle 17 vittime del  naufragio del 13 maggio scorso nel canale di Sicilia: 13 donne,  2 bambine e 2 ragazzi, le cui salme saranno sepolte nel nostro  cimitero».   «Catania e i catanesi - ha aggiunto - vivono di emozioni e  valori proprio come i ragazzi della comunità di Sant'Egidio, che  rappresentano la colonna su cui ricostruire la città che a noi  piace, ricca di colori e di entusiasmo».      «Catania e la Sicilia - ha aggiunto - rappresentano il punto  d'incontro, anche economico e culturale, tra la sponda sud  dell'Europa e la sponda nord dell'Africa. Confido nel Governo  Renzi e nel semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea,  che troppo spesso ci ha lasciati soli, perchè si affrontino in  modo adeguato, per esempio con una specifica delega ai migranti,  le richieste d'aiuto di tanti nostri fratelli costretti a  rischiare la vita, alla mercè di criminali, per inseguire un  sogno». 

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