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Emergenza incendi, vertice con Alfano: in azione più elicotteri e vigili del fuoco

PALERMO. Un nuovo elicottero e più vigili del fuoco in azione, coadiuvato da 150 volontari. È quanto ha messo a disposizione il ministro dell'Interno Angelino Alfano a conclusione della riunione che si è svolta oggi alla Prefettura di Palermo si è appena conclusa una riunione presieduta dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, per la campagna antincendio 2014 in Sicilia che rientra in una più ampia strategia per la prevenzione, la lotta attiva e il contrasto agli incendi.
Da un'attenta analisi della situazione, è emerso che, nel periodo dal 23 giugno al 3 luglio, il fenomeno è aumentato di circa il 400% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno (1.897 a fronte di 528 episodi) - sono state decise misure immediate, dalla portata straordinaria, per evitare il ripetersi di criticità come quelle verificatesi nei giorni scorsi.
In particolare, sarà a disposizione un elicottero AB 412 del corpo nazionale dei vigili del fuoco, dotato di benna idrica, presso l'aeroporto di Catania. Sulla base di un accordo sottoscritto tra il dipartimento della protezione civile, il dipartimento dei vigili del fuoco e la Marina militare, un altro elicottero AB 212 sarà, inoltre, operativo su Catania. Saranno potenziati, infine, gli organici della direzione regionale dei vigili del fuoco, con 68 unità permanenti e il richiamo di ulteriori 150 volontari.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, inoltre, ha annunciato di avere già concluso un accordo con il corpo forestale dello stato per l'impiego di 2 elicotteri e si è reso immediatamente disponibile a stipulare un'apposita convenzione con il corpo nazionale dei vigili del fuoco per il potenziamento operativo a terra. Si è altresì impegnato a valutare un'ulteriore convenzione Stato/Regione, di durata triennale, per l'incremento dell'attività istituzionale di contrasto al fuoco.


AD AGRIGENTO PERL'EMERGENZA FURTI DI RAME. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sta adesso presiedendo un vertice dedicato all' emergenza furti di cavi di rame nell'Agrigentino. Oltre ai rappresentanti regionali e provinciali delle forze dell'ordine sono stati invitati i sindaci dei Comuni di Campobello di Licata, Canicattì, Licata, Naro, Palma di Montechiaro, Racalmuto e Ravanusa - i paesi maggiormente colpiti dal fenomeno - e i rappresentanti dell'Enel. Nella notte fra venerdì e sabato, nella zona industriale di Ravanusa e Campobello di Licata i carabinieri hanno cercato di bloccare una banda di ladri di cavi rame, ma i malviventi hanno reagito sparando contro i militari. Appena otto giorni prima, in contrada Drasy a Ravanusa, un'altra banda di «cacciatori» di rame aveva sparato contro un metronotte che, notando il tentativo di razzia, aveva cercato di fermarli. Il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, nei giorni scorsi, aveva incontrato i responsabili dell'Enel e i sindaci di Naro, Lillo Cremona, di Ravanusa, Carmelo D'Angelo, di Campobello di Licata, Gianni Picone, di Canicattì, Vincenzo Corbo, ed il vicesindaco di Licata, Angelo Cambiano. I controlli di polizia, carabinieri e guardia di finanza sono stati potenziati già da diverse settimane.

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