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Nei beni culturali siciliani puliscono i funzionari

La direttrice del sito di Morgantina: «Siamo noi a fronteggiare l’emergenza, i visitatori sono furibondi». Autotassazione per comprare i detersivi usati nei bagni

PALERMO. Funzionari regionali, in giacca e cravatta, armati di scopa e paletta per cercare di rendere meno indecorosa la visita dei turisti nei musei e nei teatri. Impiegati delle sovrintendenze che, alla fine del turno, svuotano i cestini, buttano la spazzatura dei loro uffici e che si autotassano per comprare i detersivi di pulizia dei bagni. È la fotografia impietosa di una Regione senza soldi, dove si arriva a situazioni parossistiche. 
Al museo di Aidone, in provincia di Enna, nemmeno la vista della Venere di Morgantina consola i turisti: «L’utenza è furibonda e ci sono enormi lamentele - spiega Laura Maniscalco, direttore del sito -. Siamo noi a fare le pulizie. Aspettiamo che l'assessorato trovi una soluzione, perché il Comune non può aiutarci. A differenza di Palermo, noi non abbiamo gli ex Pip».



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