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Mare a 5... vele, San vito e Salina: per Legambiente sono tra le più belle

Promosse anche Favignana, Leni e Lampedusa. Felici i sindaci: «Frutto di un lavoro costante di tutela e di servizi turistici»

SAN VITO. Qualche mese addietro, passeggiando lungo le vie della località turistica che amministra, il sindaco di San Vito Lo Capo Matteo Rizzo si lasciò scappare: «Speriamo di conquistare anche quest'anno le cinque vele di Legambiente. Noi incrociamo le dita...». Ci stava tutto quel segno di buon auspicio, perché a San Vito Lo Capo anche quest'anno sono toccate le cinque vele di Legambiente. Per il sesto anno di fila la località turistica del Trapanese ha conquistato il riconoscimento, finendo nella Guida Blu totalmente rinnovata nella grafica e nei contenuti, che racconta al meglio le località costiere italiane che hanno saputo coniugare, con successo, turismo e sostenibilità. Quest'anno insieme a San Vito Lo Capo le cinque vele sono state assegnate in Sicilia all'isola di Salina, prima in classifica nello speciale focus dedicato alle isole minori (il 5° posto è andato a Favignana con 4 vele, 8° e 9° posto a Lampedusa e isola di Leni, nel Messinese). San Vito, invece, a livello nazionale si è classificata al quinto posto. «La chiave del successo? Sta nelle scelte di politica ambientale e di cura della costa - spiega il sindaco di San Vito, Matteo Rizzo - a partire dal Piano di utilizzo del demanio marittimo. La scelta della spiaggia libera coi servizi a monte e poi la zona attrezzata per i diversamente abili, il piano del traffico, tutti impegni che per il Comune rappresentano un investimento in termini di ritorno turistico». Quest'anno la Guida Il mare più bello redatta da Legambiente e Touring Club Italiano, ha aggiunto informazioni sulla qualità dei territori, accorpando le località e i comuni costieri in 35 comprensori turistici, ovvero in aree geografiche che tengono conto di un'offerta turistica omogenea e meno dei confini amministrativi. La vera novità di quest'anno sono state, comunque, le cinque vele assegnate all'isola di Salina. E la felicità di questo riconoscimento si interpreta dalle parole del sindaco Massimo Lo Schiavo: «È la gratificazione di una serie di azioni messe in campo - spiega - raccolta differenziata, una particolare attenzione al Piano Regolatore Generale e la limitazione imposta sulla cementificazione di una zona che si affaccia al porto». Politica ambientale che sull'isola è costata anche una battaglia con la fascia tricolore al sindaco finito in cantiere per impedire la realizzazione di un lido nella frazione di Lingua, zona di interesse comunitario, a protezione speciale oltre che zona di pre-riserva. Al suo fianco il sindaco Lo Schiavo si è trovato proprio Legambiente e i funzionari dell’Arpa-Sezione Parchi e Riserve, quando non ha trovato sponda tra gli enti locali.
«Se raggiungere la vetta è complicato, lo è ancor di più mantenerla negli anni - dice il presidente di Legambiente Sicilia, Mimmo Fontana - è il segno di una idea evoluta di sviluppo. A San Vito Lo Capo e a Santa Marina di Salina hanno compreso che tutelare l'ambiente è il modo più efficace per migliorare l'offerta turistica, ma anche la qualità della vita dei propri cittadini. Speriamo che questa idea possa davvero servire come esempio per i troppi comuni turistici siciliani che puntano ancora su un'idea vecchia e superata di sviluppo turistico».
Quest'anno la Guida Il mare più bello diventa anche social. Tutte le novità, gli approfondimenti, gli appuntamenti saranno disponibili sulla pagina Facebook, una sorta di community che raccoglie le località che in questi anni si sono trovate al vertice classifica della Guida Blu con l'obiettivo di condividere buone pratiche e migliorare le proprie performance di sostenibilità ambientale. I navigatori della rete, infine, potranno - entro il 23 luglio - indicare la spiaggia più bella d'Italia per individuare i dieci lidi più affascinanti, caratteristici e speciali del Belpaese, quelli che hanno fatto della bellezza la propria principale risorsa.

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