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Antimafia, Musumeci: "Al Comune di Misilmeri clima pesante"

PALERMO. «All'interno del Palazzo di Città, a Misilmeri, abbiamo registrato un clima piuttosto pesante, che non facilita certo il percorso verso la normalità di questa pubblica amministrazione.» Lo dice Nello Musumeci, presidente della Commissione regionale Antimafia, a conclusione della visita istituzionale compiuta stamane nella cittadina del Palermitano, gestita dai commissari straordinari dopo lo scioglimento del Comune per mafia deciso dal governo nazionale nel 2012, il terzo provvedimento adottato in vent'anni. Con Musumeci erano i deputati dell'Antimafia Totò Cordaro, vicepresidente, Giorgio Ciaccio, segretario, Pietro Alongi e Totò Lentini.   
La delegazione si è dapprima incontrata con i vertici burocratici, il commissario Alfio Pulvirenti, i dirigenti sovraordinati ed il comandante la Compagnia dei carabinieri cap. Alfio Gullotta. Subito dopo, nell'affollata aula consiliare, l'incontro con i rappresentanti della società civile, del volontariato, delle forze politiche. Numerosi gli interventi, che hanno evidenziato la carenza di servizi essenziali (rifiuti, risorse idriche) e la difficoltà di comunicare con la commissione straordinaria che regge il Comune. Nella sua replica, Musumeci si è detto «soddisfatto per la partecipazione civile ed attenta della società di Misilmeri, che subisce per colpa di una sparuta minoranza l'onta dello scioglimento del Comune per condizionamento mafioso.» Il presidente dell'Antimafia ha giudicato «carente ed inadeguata la normativa che disciplina le commissioni straordinarie , che spesso non creano consenso sociale, al di là delle competenze  professionali di ciascuno. Nei prossimi giorni - ha anticipato Musumeci - ascolteremo in audizione a Palazzo dei Normanni  i tre commissari ed alcuni dirigenti del Comune di Misilmeri, per fare luce soprattutto su alcuni aspetti legati al pauroso arretrato di pratiche di sanatoria edilizia e al servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti».

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