Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Formazione, sit-in dei lavoratori a Palermo

PALERMO. I lavoratori della formazione professionale stanno manifestando a Palermo con un presidio nel piazzale antistante Palazzo dei Normanni, sede del parlamento regionale. L'iniziativa stata organizzata dai sindacali confederali per chiedere una riforma organica del settore, il pagamento degli stipendi arretrati (ci sono dipendenti senza paga e lavoro da oltre 12 mesi), la proroga delle attività degli addetti degli sportelli multifunzionali nei centri per l'impiego. Le organizzazioni dei lavoratori chiedono al parlamento siciliano un intervento per «fare in modo - dice il segretario regionale della Flc Cgil - che intervenga con gli strumenti che ha a disposizione sul governo affinchè dia risposte alle varie emergenze del settore, vista l'inconcludenza dell'azione dell'esecutivo regionale». Ieri nella sede dell'assessorato alla formazione si è svolto un incontro con le parti sociali, mentre alle 12 Cgil, Cisl e Uil incontreranno i componenti della quinta commissione dell'Ars e a seguire i capigruppo dell'Assemblea regionale. 
C'è chi si ritiene fortunato perchè non percepisce lo stipendio da dicembre e chi teme che se non parte la nuova programmazione il proprio ente di formazione non ha motivo di esistere. Lorena Greco ha 49 anni, la responsabile del personale dell'Anfe, ente che conta circa 600 addetti con sedi in sei province della Sicilia. Anche lei questa mattina sta partecipando al presidio dei lavoratori della formazione organizzato dai sindacati.   
«Il nostro è un ente virtuoso, sono qui - dice Greco, che lavora da 25 anni per l'Anfe - perchè non c'è ancora una programmazione per il prossimo anno. Quella in corso si chiude l'8 giugno, gli enti proseguiranno le attività fino ad esaurimento dei corsi, ma dopo senza una nuova programmazione non abbiamo motivo di esistere». Le fa eco Vincenza Di Marco, che aggiunge «ben venga una riorganizzazione del sistema e che il governo elimini sprechi, corsi ed enti fantasma, ma serve una programmazione».   
In piazza ci sono anche i lavoratori degli sportelli multifunzionali: una platea che in Sicilia conta circa 1700 addetti. Santina Petri, 51 anni, 2 figli una di loro. «L'ente per cui lavoro l'Ecap - dice la lavoratrice - nel 2000 siamo stati riqualificati e distaccati nei centri per l'impiego dove abbiamo svolto attività di orientamento per inoccupati, disoccupati e cassaintegrati. Ad ottobre dello scorso anno i lavoratori degli sportelli sono transitati al Ciapi di Priolo, ente in House della Regione, dove abbiamo lavorato per sei mesi con il progetto Spartacus».   
«Con questo progetto che partito a ottobre del 2013 - aggiunge Rossella Aguglia, 56 anni - abbiamo svolto attività di orientamento. Non vogliamo essere salvati, vogliamo lavorare». Anche Sergio Scaglione, 56 anni, 2 figli ha lavorato per il progetto Spartacus. «Per 25 anni - dice Scaglione - ho lavorato nella formazione, prima al Cenasca, poi per lo Ial Cisl come formatore; nel 2000 sono stato riqualificato come progettista e poi distaccato nei centri per l'impiego come addetto agli sportelli multifunzionali. Fino al 22 aprile ho lavorato nell'ambito del progetto Spartacus, si parlato di una proroga, ma di fatto abbiamo smesso pi di un mese fa».

“La soluzione trovata oggi dal Governo con un emendamento per i circa 1800 lavoratori degli ex sportelli multifunzionali, con gli opportuni aggiustamenti che i membri della V commissione hanno apportato, deve essere ora immediatamente votata favorevolmente dall’Aula".  Lo afferma il deputato regionale del Pd Mariella Maggio, vicepresidente della Commissione Lavoro all’Ars, che oggi ha incontrato le organizzazioni sindacali di categoria e i rappresentanti dei lavoratori degli sportelli multifunzionali. "Le procedure per l’affidamento del servizio relativo alle attività previste dal progetto Youth Guarantee devono essere svolte nel più breve tempo possibile. Non è possibile lasciare ancora i lavoratori senza stipendio. La loro agonia va avanti da mesi e dobbiamo dare risposte in tempo reale, anche sotto il profilo della precarietà, così come in generale bisogna trovare immediatamente una risposta per il settore della Formazione, risposta che ancora aspettiamo dal Governo.  Ricordo inoltre che lo strumento dello Youth Guarantee funziona a sportello: più si incrociano domanda e offerta di lavoro più risorse arriveranno alla Sicilia. Lancio quindi un appello a fare presto per dare risposte certe non solo ai lavoratori degli ex sportelli multifunzionali ma anche ai tanti disoccupati e inoccupati che stanno perdendo ogni speranza”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia