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Legalità: al via il concorso "Quel fresco profumo di libertà"

PALERMO. Seconda edizione del concorso "Quel fresco profumo di libertà" indetto dal Centro studi Sicilia/Europa "Paolo Borsellino" e dal Miur. Il concorso che ha avuto al primo debutto un'ampia partecipazione si allarga quest'anno anche alle scuole primarie, oltre che alle secondarie di primo e secondo grado. Per partecipare le scuole dovranno realizzare un video, un film o un documentario che si ispiri all'attività giudiziaria di Paolo Borsellino e al suo lavoro fuori e dentro il Palazzo di Giustizia. "Con questa seconda edizione del concorso rinnoviamo il nostro invito ai tanti istituti scolastici impegnati sul terreno della educazione alla
legalità democratica«, ha detto Maria Tomarchio, presidente del Centro Studi »Paolo. Borsellino".
"Ho frequentato tantissime scuole in Italia, in questi 22 anni che ci separano dalle stragi del'92, e in ciascuna, - ha osservato Rita Borsellino, presidente onoraria del Centro studi e sorella del giudice assassinato dalla mafia - ho colto una partecipazione e una sensibilità da parte di docenti e alunni che mi ha spinto anno per anno a continuare questo mio viaggio per raccontare Paolo e quello per cui ha sempre lottato".  Il Centro studi Paolo Borsellino, promotore insieme al Miur del concorso, è oggi presente con un suo stand in piazza Magione a Palermo, in cui è esposto il 'Veliero della liberta», in legno interamente realizzato dagli studenti di 20 scuole primarie, e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Lecce, esposto nello stand. Al concorso «Quel fresco profumo di libertà» possono partecipare, divise in tre sezioni distinte, tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie.

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