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Palermo, consegnato il premio "Libero Grassi"

PALERMO.  Sono Roma, Milano e Reggio Emilia le città da cui provengono gli studenti finalisti che hanno partecipato alla decima edizione del premio intitolato all'imprenditore antiracket Libero Grassi promosso dalla cooperativa Solidaria e sostenuto da Confcommercio, in collaborazione con il Miur. Quest'anno sono 179 gli elaborati presentati da 31 scuole di tutta Italia.
Temi dei due bandi del concorso erano libertà e giustizia sociale e diritto/dovere del lavoro. A vincere sono stati i disegni della I A del plesso Mancini di Roma, una poesia dell'alunna Anna Galimberti dell'istituto comprensivo via de Andreis di Milano e uno spot della classe IVD della scuola media Filippo re di Reggio Emilia. La provincia di Reggio Emilia ha assegnato anche un premio speciale alle scuole partecipanti della propria provincia e un altro allo studente Gabriele Miconi, del liceo classico Cotugno de L'Aquila, dedicato alla città e conferito in collaborazione con il festival Trame. Due menzioni speciali, infine, sono andate una ai disegni delle classi VA e VB dell'istituto Federico De Roberto di Catania, e l'altra alla sceneggiatura della classe IVB del liceo linguistico Francesco Cecioni di Livorno.
«Libero Grassi accusò Confindustria, di cui era associato, di indifferenza, perchè fu lasciato solo - ha detto Roberto Helg, presidente Confcommercio Palermo, in occasione della consegna del premio - oggi le associazioni sono profondamente cambiate e c'è un sistema che ha fatto squadra e che funziona. Tutto ciò mi fa sperare che le prossime generazioni possano vedere una Sicilia diversa».  
«Lavoro, legalità e libertà: sono queste le tre cose da cui partire - ha detto Pina Maisano Grassi, vedova dell'imprenditore Libero - oggi la città di Palermo è un pò statica, vedo un pò di disattenzione da parte di persone mediamente istruite, ma è un difetto tipicamente italiano, è come se avessimo un destino che ci vuole vittime di mafia, sopraffazione, vittime consapevoli di governanti a volte davvero poco attendibili». 
«Rispetto agli altri anni abbiamo registrato un calo delle partecipazioni - ha detto Cernigliaro - perchè le scuole non hanno più le risorse per partecipare. Questo lascia in noi molta amarezza, anche perchè negli anni la qualità dei lavori prodotti dai ragazzi e la loro attenzione è stata molto alta». «Registriamo una disattenzione della politica verso il mondo della scuola che crea un certo isolamento tra gli insegnanti, ma la scuola non è la panacea di tutti i mali, speriamo di avere maggiori adesioni per gli anni a venire - ha detto l'assessore comunale alla scuola, Barbara Evola - Certo, a volte la sensazione è che il Paese ci sia solo per le celebrazioni e sia più assente nel quotidiano, che a Palermo vuol dire partire dalle regole del vivere civile».

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