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Maroni: “Gestione beni confiscati non soddisfacente”

ROMA.  L'Agenzia per l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alle mafie «ha uffici anche a Milano, per far sì che questi beni siano prontamente restituiti a quella che io definiscono la comunità degli onesti», ma «non ha un livello di gestione soddisfacente». Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, durante un'audizione in Commissione Antimafia. «La Regione Lombardia - ha aggiunto il governatore - è disponibile a collaborare con l'agenzia: con i comuni a cui è stato assegnato un bene o prendendosi carico direttamente della gestione dello stesso».   
Con 1.186 beni sequestrati o confiscati alle organizzazioni mafiose, ha detto Maroni, citando dati aggiornati a gennaio 2013, la Lombardia è al quarto posto tra le Regioni italiane per confische. Si tratta del 10,55% del totale. A essere più colpito è il territorio di Milano, con oltre 700 immobili sequestrati o confiscati. Il governatore ha ribadito che contro le mafie «non bisogna abbassare la guardia. Le respingiamo e le combattiamo. La Lombardia intende essere una barriera nell'ingresso della mafia nel nord. Le Regioni hanno poteri limitati in termini di contrasto, ma molto possono in termini di prevenzione».
La Lombardia, ha concluso Maroni, si è costituita parte civile in processi per reati di associazione mafiosa. E per quanto riguarda i rapporti tra mafia e politica, che «non sono da sottovalutare», è pronta a costituirsi parte civile «nei confronti di chiunque, qualunque lavoro ricopra, se ha prodotto danno anche di immagine a Regione».

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