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Il Taser: ecco cos'è e come funziona la pistola elettronica

La pistola elettrica Taser (l'acronimo sta per Thomas A. Swift's Electronic Rifle, dove Tom Swift è il nome del personaggio di un fumetto dell'epoca) è un'arma da difesa nata all'inizio degli anni 1970 dal miglioramento dei manganelli elettrici.

La pistola emette una scarica ad alto voltaggio (circa 50 mila volt) a basso amperaggio, partendo da una normale batteria. Quando il Taser viene azionato, proietta due dardi, collegati con fili elettrici alla pistola, con traiettorie non parallele perché l'efficacia aumenta quanto più i dardi sono distanti tra loro. Per produrre l'effetto - secondo l'Enciclopedia delle armi - non è necessario che le freccette tocchino la pelle, essendo sufficiente che si piantino negli abiti in qualsiasi punto del corpo.

La scarica di corrente emessa dal Taser fa effetto quasi sempre ed è più efficace se si colpiscono i muscoli. La persona colpita cade a terra per le contrazioni e rimane in posizione fetale. La scarica può immobilizzarla nel giro di due secondi e per parecchio tempo.

Secondo uno studio della «Wake forest university school of medicine», su mille individui il 99,7% colpiti dalla pistola elettrica non riporta danni o solo danni leggeri, anche se altri studi evidenziano possibili rischi specie su persone affette da problemi cardiaci.

Sul mercato esistono due tipi di pistola Taser: la differenza sostanziale è che un modello possiede un normale innesco elettrico, mentre l'altro è azionato con anidride carbonica.

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