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Beni culturali, intesa con le associazioni: arriva un esercito di volontari

PALERMO. Un “esercito” di migliaia di volontari, a difesa del patrimonio culturale e archeologico della Sicilia, è in arrivo grazie ad una intesa tra assessorato regionale ai Beni Culturali e alcune associazioni culturali regionali e nazionali. I volontari saranno impegnati nell’opera di fruizione e valorizzazione  a supporto dell’attività dei lavoratori dipendenti, preposti al servizio di custodia e di fruizione  presso musei, siti e parchi della Sicilia.
Un accordo, firmato  oggi a Palermo tra l’assessore Mariarita Sgarlata e un gruppo di associazioni culturali  che si reggono sul volontariato, ha fissato infatti una cornice entro cui i capi d’istituto, i soprintendenti, i direttori dei musei potranno stipulare delle  convenzioni “ad hoc” per migliorare l’appeal dei siti culturali siciliani. Tra i firmatari presenti  Gianfranco Zanna direttore regionale di “Legambiente” Sicilia, il presidente di “Sicilia antica” Simona Modeo, il vice presidente nazionale dei “Ranger” Giovanni Leanza, il presidente regionale di “Italia nostra” Piero Longo, il consigliere nazionale di “Archeo club Italia” Fortunata Rizzo, il presidente nazionale dell’Unpli (Unione nazionale proloco d’Italia) Antonino La Spina. Sono sempre più numerosi in Italia i “volontari culturali” che si prendono cura del patrimonio delle nostre città e del territorio, facendo emergere una nuova responsabilità nei confronti della nostra eredità culturale e un impegno ormai irrinunciabile per il benessere pubblico.
“L’apertura al volontariato – ha spiegato l’assessore  Mariarita Sgarlata – è uno degli obiettivi centrati del lavoro di questi mesi, teso a favorire la partecipazione dal basso e la condivisione delle strategie di rilancio dei beni culturali con il ricco tessuto delle associazioni che esiste in Sicilia. Con questa operazione intendiamo avviare un modello nuovo nella nostra isola, migliorando la fruibilità dei cosiddetti poli museali d’eccellenza, dei siti maggiori e aprendo le decine di siti minori attualmente chiusi  sui quali, negli anni scorsi, sono stati investiti fiumi di euro dai fondi comunitari, inutilmente perché mai aperti al pubblico. Deterioramento e atti di vandalismo: questa la sorte dei musei e aree espositive abbandonati dopo il restauro, l’ultimo visto in ordine di tempo è il Museo Archeologico di Lampedusa.  E’ stato possibile firmare questi accordi – ha aggiunto Sgarlata -  grazie ad  una Legge regionale (art 10 del 7 giugno 1994 numero 22)  che prevede  per  la Regione e gli Enti locali la possibilità di stipulare convenzioni con organizzazioni di volontariato iscritte nel registro generale da almeno sei mesi per lo svolgimento di servizi che non abbiano carattere sostitutivo a quelli di competenza degli stessi Enti pubblici. Già da domani le associazioni potranno mandare le proposte di convenzione da stipulare.
“Finalmente si cambia fase  - ha affermato  Gianfranco Zanna direttore regionale Legambiente Sicilia – con la firma di questo protocollo passiamo da una attività che era stata prevalentemente di denuncia ad una fase operativa, più concreta, per contribuire a rendere i siti culturali della Sicilia più fruibili. Rimarco l’importante ruolo di questa rete di associazioni che devono diventare le sentinelle del territorio, controllarlo e tutelarlo”.   

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