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La Regione a caccia di dipendenti esperti in francese

PALERMO. “Parlez-vous français?”: la Regione è a caccia di dipendenti esperti in francese. Attenzione, però, non funzionari con una conoscenza scolastica: il dipartimento dell’Ambiente cerca “traduttori simultanei in lingua francese”, capaci di fare da mediatori nel rapporto col prestigioso Conservatoire Botanique National de Brest, l’ente col quale l’amministrazione regionale sta collaborando nell’ambito di un progetto per la tutela di una pianta sempre più rara e che si trova solo in Sicilia, la Zelkova. Sì, avete capito bene, proprio quella pianta per la quale la Regione nel 2012 pubblicò un bando da 150 mila euro per reclutare un esperto ed evitarne l’estinzione. Quel progetto, finanziato con fondi comunitari, è andato avanti forte della collaborazione con l’ente situato in Bretagna, che accoglie una delle più grandi collezioni mondiali di piante a rischio di estinzione.
Ma mica è facile parlare di botanica in francese e per giunta con un ente specializzato: ed ecco che negli uffici è partita la caccia al traduttore. I dipendenti interessati dovranno presentare la domanda inviando il curriculum in formato europeo  all’indirizzo [email protected] entro quindici giorni dalla pubblicazione dell’atto di interpello che riporta come data il 25 marzo. Non sono previste indennità aggiuntive per questo incarico, che comunque non coinvolgerà a tempo pieno il funzionario selezionato. Se non dovesse pervenire alcuna richiesta, il dipartimento potrebbe fare ricorso alla long list di consulenti per chiedere supporto a un esterno. Il progetto per la tutela della Zelkova, infatti, è finanziato dall’Europa in un programma per la tutela dell’ambiente e prevede esplicitamente l’utilizzo di alcune figure di esperti, senza le quali, spiegano gli uffici dell’Ambiente, l’iniziativa non andrebbe a buon fine e le risorse sarebbero revocate.
L'esperto in francese è solo l'ultima delle figure richieste dall’amministrazione regionale, sempre più spesso alla ricerca di personale per i propri uffici. Una carenza dovuta probabilmente sia a causa della mancanza di figure specializzate sia per la distribuzione  del personale sul territorio: su 17 mila dipendenti, al 30 giugno 2013 risultano ben 11.068 impiegati nelle sedi periferiche, altri 656 sono in distacco o comando presso altre amministrazioni mentre solo 5.063 unità di personale lavorano negli uffici centrali.

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