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Palermo, ustionato in cabina Enel: operaio risarcito dopo 9 anni

PALERMO. Era rimasto folgorato in una cabina dell'Enel mentre effettuava un intervento di
manutenzione: dopo quasi nove anni è stato risarcito con 35 mila euro. La decisione è stata presa dal giudice Sebastiana Ciardo della terza sezione civile del Tribunale di Palermo: i fatti risalgono al 19 dicembre del 2005, quando Salvatore Calabrese stava effettuando la posa di alcuni cavi elettrici nella centralissima via Wagner, a Palermo. Erano circa le 9 quando Calabrese, che lavorava per conto della "Ceit impianti" - ditta che agiva in subappalto per l'Enel - ha appoggiato una scala su un modulo all'interno della cabina, che però non era stata ancora del tutto disattivata: l'operaio, investito da una scarica elettrica, è stato folgorato riportando ustioni su circa
il 19% del corpo.
Da lì un lungo iter giudiziario avviato da Calabrese (assistito dall'avvocato Marco Favarò) durante il quale è stato accertato che nonostante l'Enel al momento dell'incidente non avesse ancora consegnato formalmente la cabina alla Ceit, la stessa era stata lasciata aperta, permettendo all'operaio l'ingresso: "avere impartito indicazioni solo verbali non può ritenersi misura idonea a scongiurare gravi pericoli - si legge nella sentenza - come anche emerge che l'obbligo di custodire la cabina e inibirne totalmente l'accesso fino alla formale consegna all'impresa gravava sull'Enel e sui suoi tecnici che non avrebbero dovuto allontanarsi né consentire che la porta, durante la loro assenza, rimanesse aperta".
In totale il Tribunale di Palermo ha riconosciuto a Calabrese 35.402 euro, somma che copre sia il danno da invalidità temporanea (19.200 euro) sia i danni morali e differenziali (11.058 euro) e gli interessi legali (5.145 euro). "La peculiarità di questa sentenza - dice l'avvocato Favarò - è il riconoscimento anche del 'danno differenziale', ovvero il diritto al risarcimento del danno biologico eccedente l'ammontare dell'indennizzo erogato dall'Inail. Inoltre siamo riusciti a ottenere il risarcimento da parte dell'Enel: nonostante Calabrese fosse dipendente di un'altra ditta è stato
riconosciuta la responsabilità dell'appaltatore".

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