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"Concorso esterno in associazione mafiosa", Lombardo attende la sentenza: "La accoglierò con rispetto"

CATANIA. Si è conclusa nel Palazzo di giustizia di Catania, l'ultima udienza del processo per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio all'ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. La sentenza è attesa per le 17.30 di oggi. Sono momenti importanti e delicati: sentiremo la sentenza, che accoglieremo con assoluto rispetto». Lo ha affermato l'ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, evidentemente commosso, a conclusione dell' ultima udienza del processo a Catania in cui è imputato per concorso esterno all'associazione mafiosa e voto di scambio. In aula con lui c'era la moglie, Saveria Grosso. La sentenza è prevista per le 17.30. Lombardo, prima della conclusione dell'udienza, che si è svolta a porte chiuse, ha reso spontanee dichiarazioni davanti al Gup Marina Rizza: «Ho detto alla Corte le mie ragioni - ha spiegato l'ex presidente della Regione - quello che sentivo di dire, non con l'approvazione piena dei miei legali che sono terrorizzati da quello che può dire contro se stesso l'imputato. Ovviamente, non entro nel merito di alcunchè».  Uno dei suoi legali, Alessandro Benedetti, ha espresso «serenità e fiducia» per la sentenza, e ha sottolineato il «momento umanamente delicatissimo» che sta vivendo il suo assistito. «In aula - ha rivelato l'avvocato Guido Ziccone - Lombardo ha ricordato le occasioni in cui sarebbe stato lui a muovere un dito per aiutare chi non ha mai aiutato, e ha sottolineato quello che ha impedito: ha colpito interessi colossali che interessano non soltanto imprese, ma anche la criminalità organizzata che si introduce nei grandi affari».

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