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Distretti agroalimentari, la Sicilia rischia di perdere 500 milioni

PALERMO. “Sono ben 800 milioni di euro destinati dal PO Fesr ai distretti agroalimentari in Sicilia, disponibili fino al 2015, ma finora le aziende dell’Isola ne hanno beneficiato solo in parte, infatti gli impegni superano di poco i 300 milioni. Per questo chiediamo al presidente della Regione Rosario Crocetta di non perdere questa opportunità, snellendo i passaggi burocratici di accesso ai fondi ed avviando un dialogo costruttivo con le aziende agroalimentari dell’Isola”. Così il presidente di Acli Terra Sicilia, Nicola Perricone, commenta lo stato di attuazione del Programma Operativo FESR Sicilia 2007-2013.
Secondo Perricone “La Sicilia rischia di perdere l’ennesima occasione di sviluppo, con ripercussioni sull’economia dell’Isola e sull’occupazione”. Già a dicembre il Coordinamento regionale dei distretti produttivi dell’agroalimentare e della pesca aveva invitato il Governo regionale a rivedere le modalità e le procedure per l’utilizzo delle risorse comunitarie a disposizione, per rilanciare lo sviluppo delle filiere siciliane, facendosi interpreti delle esigenze dei produttori che lamentano di essere frenati dall’eccesso di burocrazia e dalla frammentazione delle competenze tra i diversi assessorati in temi di fondi europei.
“Per sfruttare al meglio un’opportunità come questa è indispensabile una stretta collaborazione tra politica e tessuto produttivo”, conclude Perricone, “permettendo così alle aziende siciliane di essere protagoniste del percorso virtuoso di sviluppo del settore”.

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