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Processo Meredith, disposto divieto di espatrio: Sollecito fermato al confine

UDINE. Raffaele Sollecito è stato fermato a Venzone (Udine), comune della Carnia che dista circa cento chilometri da Villach, confine tra Italia e Austria. Da Venzone è anche facilmente raggiungibile il confine con la Slovenia, che dista una cinquantina di chilometri. Gli investigatori - secondo quanto si è appreso - stanno valutando se il giovane, condannato ieri in secondo grado a 25 anni di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher, avesse intenzione di lasciare l'Italia nel caso fosse stata applicata nei suoi riguardi la misura cautelare della custodia in carcere.


NOTIFICATO DIVIETO DI ESPATRIO. Notificato nelle prime ore del mattino il divieto di espatrio a Raffaele Sollecito. Secondo quanto appreso, Sollecito è stato raggiunto da agenti della squadra mobile di Firenze e di Udine in un paese tra Udine e Tarvisio, che aveva raggiunto nel primo pomeriggio di ieri. Secondo quanto si è appreso i poliziotti hanno notificato a Raffaele Sollecito la misura cautelare, emessa dopo la condanna nella sentenza di appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher, e ritirato il passaporto.


SORPRESO NELLA NOTTE A UDINE. Raffaele Sollecito, sorpreso nella notte a Udine dalla Squadra Mobile, ora si trova negli uffici della Questura del capoluogo friulano per la notifica del provvedimento del divieto di espatrio emesso nei suoi confronti a seguito della sentenza di condanna a 25 anni pronunciata ieri sera nell'appello bis dalla Corte d'Assise di Firenze. Secondo quanto appreso, questa mattina gli agenti hanno raggiunto Sollecito all'hotel Carnia di Venzone (Udine), dove si trovava, in compagnia della fidanzata, già dal primo pomeriggio di ieri, dopo aver lasciato il capoluogo toscano poco dopo che i giudici si erano ritirati in camera di consiglio.


"SONO INNOCENTE, LA BATTAGLIA CONTINUA". «Avvocato, io sono innocente. La battaglia va avanti», ha detto oggi Raffaele a uno dei suo difensori, l'avvocato Luca Mauri con il quale si è sentito al telefono dopo la notifica del divieto di espatrio disposto dalla Corte d'assise d'appello di Firenze dopo la condanna per l'omicidio di Meredith Kercher. Sollecito si trovava da ieri sera a casa della fidanzata tra Udine e Tarvisio. L'aveva raggiunta dopo aver partecipato ieri mattina alla prima parte dell'udienza fiorentina. In base a quanto ricostruito dal suo difensore, Sollecito è stato contattato dalla polizia e si è quindi recato in questura per fornire il passaporto. Con l'avvocato Mauri che lo aveva contattato ieri sera Sollecito aveva fatto capire di essere «annichilito» dalla sentenza dei giudici fiorentini.


"HO FATTO UN GIRO IN AUSTRIA". «Ho fatto un giro in Austria. Poi sono rientrato in Italia. Mi sono fermato lì a riposare». È quanto avrebbe riferito spontaneamente Raffaele Sollecito agli agenti della Squadra Mobile che lo hanno fermato all'alba all'hotel 'Carnià di Venzone. Il giovane è ancora negli uffici della Squadra mobile di Udine.

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