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Scandalo dei fondi all'Ars, tra le spese pazze anche capodanni nei resort

PALERMO. È Innocenzo Leontini, ex capogruppo del Pdl all'Ars, il «campione» di spese ritenute sospette dalla Guardia di Finanza che ha consegnato, nelle scorse settimane, un'informativa alla Procura di Palermo su presunti casi di uso illegittimo dei rimborsi spettanti ai Gruppi parlamentari. Leontini è indagato assieme ad altri 83 colleghi della scorsa legislatura. Ma per il capogruppo, così come per gli altri deputati inquisiti, la maggior parte delle spese che potrebbero essere contestate dai pm sono relative ai contributi extra busta per i collaboratori e i dipendenti, secondo la Finanza illegittimi: nel caso di Leontini si sarebbero negli anni accumulati oltre 700mila euro, relativi ai consulenti e portaborse dei vari deputati. Poi, oltre alle solite borse griffate, alle cene e agli hotel di lusso, ci sono anche spese per gioielli, per materiale elettronico, libri acquistati da Feltrinelli e Flaccovio, il pagamento di un bollettino della Serit e di una multa, spese per lavaggi auto e carburante. Anche l'onorevole Rudy Maira, ex capogruppo Pid, è finito sotto la lente di ingrandimento delle fiamme gialle per contributi ai portaborse di oltre mezzo milione di euro. Mentre tra i collaboratori c'è chi come Elena Mancuso (anche lei indagata) avrebbe usufruito grazie al deputato Cataldo Fiorenza di un capodanno al Villa Neri Resort & Spa di Linguaglossa (Ct) per 637 euro.  L'ex capogruppo Giulia Adamo avrebbe disposto pagamenti a ristoranti per diverse migliaia di euro (4.500 allo chef Natale Giunta, 1.500 a Torre Sibiliana) e vari regali come borse Louis Vuitton a dipendenti, gioielli con spese dall'orefice Fecarotta, foulard di Hermes, otto Ipad per circa seimila euro e altri diecimila euro di pranzi e cene di cui la Finanza non avrebbe trovato giustificazione.  Livio Marrocco, ex capogruppo Fli, avrebbe versato 79 mila euro al suo autista, mentre avrebbe utilizzato 179 euro per i fumetti Diabolik e altri 1.600 euro tra Ipad, acquisto di pasta fresca, profumi, spese di lavanderia e anche la revisione della moto.  Anche Francesco Musotto, ex capogruppo del Mpa, avrebbe versato oltre centomila euro ai collaboratori, oltre ad aver percepito 178mila euro in ordine alle quali il gruppo Mpa non avrebbe esibito alcun documento fiscale, contabile ed extra-contabile. Inoltre Musotto, avrebbe versato 45 mila euro a Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione.  Titti Bufardeci, ex presidente del gruppo Grande Sud, oltre ad avere versato decine di migliaia di euro per i collaboratori, avrebbe usufruito di 35mila euro per carburante, riparazioni e manutenzioni di una Ford Kuga a lui intestata.  Non proprio di spese pazze si può parlare, infine, per l'ex deputato Salvino Pantuso che avrebbe richiesto ed ottenuto dal gruppo Pd, il pagamento di spese attraverso indebiti anticipi sul contributo «portaborse» a lui spettante, per 180 euro.

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