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Peculato, 83 deputati regionali indagati

ROMA. Sono 83 i deputati regionali indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Palermo sull'uso illecito dei fondi destinati ai gruppi parlamentari. Tra loro c'é anche il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, che nel periodo preso in esame dall'inchiesta era semplice parlamentare Udc. "Apprendo di essere indagato per una cifra di 2.090 euro, se fosse così si tratterebbe della somma pro-capite rispetto a un rimborso totale di 4 mila euro, pagata dal gruppo Misto. Sono pronto a giustificarne la tracciabilità, se poi c'è altro non so. Ma desidero che si faccia chiarezza presto, non è giusto". Lo dice il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, coinvolto nell'inchiesta della Procura di Palermo sulla spesa dei fondi dei gruppi parlamentari, che riguarda 84 tra deputati ed ex deputati regionali. "Mi scervello per capire dove ho sbagliato - ha aggiunto Ardizzone, visibilmente provato - Mi alzo la mattina e guardo in faccia i miei figli".
Nell'inchiesta coinvolti pure il deputato del Pd responsabile del Welfare, Davide Faraone, l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio, i deputati Nino Dina, Salvatore Cordaro, Gaspare Vitrano, Massimo Ferrara, Franco Mineo, Giuseppe Lupo, Bernardo Mattarella, Cateno De Luca, Riccardo Savona, Lino Leanza, Paolo Ruggirello, Salvino Pantuso, Carmelo Curenti e Alessandro Aricò. L'inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza e ha preso il via nel 2012. Le Fiamme Gialle nelle scorse settimane hanno depositato in procura un'informativa con i risultati degli accertamenti.

I tredici ex capigruppo indagati sono: Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Antonello Cracolici, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola Leanza, Nicola D'Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini e Cataldo Fiorenza.

FARAONE. "Benissimo la Procura: indaghi. E se c'è qualche ladro deve pagare. Sono certo che emergerà chiaramente se c'è qualcuno che ha rubato e ha utilizzato le risorse per lucro personale. Per quel che mi riguarda, non ho ricevuto al momento alcuna comunicazione e sono comunque serenissimo. Anzi, quanto accaduto sarà l'occasione per far conoscere a tutti i modi in cui ognuno di noi utilizza le risorse destinate a fini politici e di rappresentanza". Lo afferma il deputato del Pd Davide Faraone, responsabile Welfare nella segreteria nazionale del partito, a proposito dell'indagine sull'utilizzo dei fondi destinati ai gruppi parlamentari all'Assemblea siciliana, che lo vede tra gli indagati.

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