PALERMO. L’ospedale Civico di Palermo, il più grande della Sicilia, vedrà scendere i propri posti letto per terapie acute (i più importanti) da 853 a 824. Il Garibaldi di Catania ne manterrà 588 degli attuali 630 e il Papardo di Messina 431 invece di 452. Infine, sempre guardando alle strutture di maggiori dimesioni, il Cannizzaro di Catania subirà un taglio da 560 a 536 posti letto e Villa Sofia, a Palermo, dovrà accontentarsi di 696 posti invece degli attuali 745. Eccola la nuova mappa della rete ospedaliera in Sicilia, il piano con cui l’assessore Lucia Borsellino punta a far rientrare la Regione all’interno del parametro nazionale: 3 posti letto ogni mille abitanti a cui si aggiungono 0,7 posti di riabilitazione e lungodegenza (sempre ogni mille abitanti). Mentre l’ultimo aggiornamento, nel 2010, era tarato su valori molto più alti.
Una manovra che porterà a una riduzione, sulla carta, di circa 1.500 posti e a un aumento di quelli per acuti anche se adesso, fatto il piano, ogni manager di Asp e ospedale dovrà verificare quanti dei posti letto previsti nell’ultimo piano del 2010 sono effettivamente operativi.
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Sanità, 1.500 posti in meno la mappa dei tagli in Sicilia
La riduzione spazia dagli ospedali come il Civico di Palermo e il Garibaldi di Catania ai tre policlinici
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