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Farmaci, controlli anche sugli specialisti

Per le prescrizioni sbagliate o inutili la Regione allarga il tiro, dopo le sanzioni delle Asp ai medici di famiglia

PALERMO. Pugno duro della Regione contro le prescrizioni eccessive e irregolari di farmaci: dopo le sanzioni ai medici di base sono in arrivo quelle per gli specialisti che sbagliano nell'indicare i medicinali. L'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, chiede a tutte le Asp siciliane di intensificare i controlli.

L'azienda sanitaria provinciale di Palermo entro la fine dell'anno dovrebbe far scattare le prime «multe» per gli specialisti. La Regione vigilerà anche sull'uso corretto del ricettario per le prescrizioni da parte dei medici di ospedali e ambulatori. L'assessore al suo insediamento ha introdotto l'obbligo di indicare sulla ricetta del medico anche lo specialista che suggerisce il farmaco. E qualora la prescrizione risulti inappropriata, devono essere chiamati a rispondere medico e specialista. Il costo caricato indebitamente sul sistema sanitario nazionale va addebitato a metà sui due camici bianchi e trattenuto sui loro stipendi. «Stiamo chiedendo conto alle Asp - afferma Lucia Borsellino - e la rigidità dei controlli tutela i pazienti e i medici che agiscono correttamente». Le sanzioni per prescrizioni inappropriate finora hanno riguardato in modo massiccio i medici di base. Solo a Palermo da gennaio sono state 1.242. Si tratta soprattutto di farmaci prescritti in dosi eccessive. Ma anche di medicine per donne date a uomini e viceversa. O ancora di farmaci prescritti per una malattia a pazienti che hanno l'esenzione per un'altra patologia.

Luigi Galvano, segretario della Fimmg Palermo, il sindacato dei medici di base, ha ribadito che «se abbiamo sbagliato paghiamo, ma denunceremo per omissione di atti d'ufficio chi non persegue al 50 per cento, come prevede la legge, gli specialisti che indicano la prescrizione sotto accusa». Posizione condivisa dalla Regione. E non solo. Anche gli specialisti sono pronti alle verifiche e a fare in modo che la legge venga applicata. «I controlli previsti dalle norme vanno eseguiti - afferma Domenico Montalto, del Sumai, sindacato degli specialisti ambulatoriali - e per quanto ci riguarda posso garantire che quasi tutti i nostri associati usano il ricettario correttamente. Ma qualora ci fossero delle irregolarità è giusto che vengano sanzionate».

Per Salvatore Gibiino, del Sbv, sindacato degli specialisti esterni convenzionati, occorre «anche educare bene i pazienti ad evitare qualunque spreco di farmaci perché spesso vorrebbero più confezioni per lunghi periodi senza poi usarli e non comprendono il danno economico che arrecano al sistema». Gibiino poi aggiunge: «Chiederemo nuovamente alla Regione di poter usare anche noi il ricettario che finora non è previsto per gli esterni convenzionati tanto che i farmaci da noi indicati devono essere poi prescritti dai medici di base». Sulle sanzioni ai medici interviene anche Federconsumatori: per il presidente regionale Lillo Vizzini «i medici sono professionisti da tutelare per prescrivere serenamente i farmaci e allo stesso tempo va tutelato il paziente. Gli abusi sono dannosi e va fatta chiarezza nel settore della sanità dove troppo spesso si sono registrate pesanti irregolarità».

L’assessore Borsellino evidenzia che «il sistema avviato tutela medici e pazienti. Non sempre servono i farmaci. Le medicine vanno prescritte e usate con piena consapevolezza e coscienza». E lo dice un assessore che di professione è farmacista.

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