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Bologna, ruppe naso a poliziotta: palermitano ai domiciliari

BOLOGNA. Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della Procura di Bologna disponendo gli arresti domiciliari per Vincenzo De Simone, 25 anni di Palermo e residente nel capoluogo emiliano, accusato di aver rotto il naso con una cinghiata ad una assistente capo della Polizia
Scientifica durante i tafferugli davanti all'Ikea di Casalecchio di Reno, il 18 dicembre 2012. La poliziotta, 41 anni, era disarmata e stava riprendendo gli scontri. La misura è sospesa in attesa della Cassazione.

Il pm Antonello Gustapane aveva fatto appello contro la decisione del Gip, chiedendo la custodia in carcere e in subordine i domiciliari. Il tribunale del Riesame (presieduto da Alberto Albiani) ha valutato i "fatti decisamente gravi e rivelatori di una spiccata tendenza a delinquere, in quanto l'azione fu lungamente insistita con non comune pervicacia con l'impiego di un elevato coefficiente di violenza".

De Simone (assistito dall'avv. Marina Prosperi)  "oltre a colpire i tutori dell'ordine con calci e pugni, si avvale - si legge nell'ordinanza - reiteratamente di pericolosi strumenti d'offesa con risultati lesivi assai seri", assumendo "un ruolo trainante rispetto ai compartecipi all'azione". Inoltre ha dimostrato "esperienza e collaudata capacità operativa nel cogliere di sorpresa obiettivi", come l'agente "rimasti provvisoriamente senza adeguata copertura".

A chi gli ha domandato un commento, il procuratore aggiunto e portavoce della Procura di Bologna, Valter Giovannini, ha detto di auspicare "che la decisione sia di serio monito a chi in futuro dovesse, solo pensare, di compiere analoghi fatti violenti".

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