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Superburocrate in pensione a 57 anni, polemica all'Ars

PALERMO. Il dirigente generale dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Tomasello, va in pensione a 57 anni e scoppia la polemica. A sollevare il "caso" è il deputato regionale Marco Forzese (Drs), appena "defenestrato" dalla presidenza della commissione Affari istituzionali, perché "sfiduciato" dalla maggioranza dei componenti, che si sono dimessi.

Il parlamentare parla di spending review "alla Ardizzone", puntando il dito contro il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. Ieri il Consiglio di presidenza ha preso atto della decisione di Tomasello che lascerà l'incarico il primo novembre, nominando all'unanimità al suo posto Sebastiano Di Bella. "In un solo giorno Ardizzone aumenta le spese dell'Ars per 2 milioni di
euro - dice Forzese - mandando in pensione a 57 anni un segretario generale eccellente come Giovanni Tomasello, senza obiettare su quella che è una scelta 'per motivi familiari' e aggrava così di ben 500 mila euro l'anno il fondo pensioni dell'Ars".

"Per non parlare del milione e mezzo di euro di liquidazione legittima che l'Ars dovrà sostenere come spesa subito", aggiunge il deputato. "In tutto ciò Ardizzone propone e assume il suo capo di gabinetto come segretario generale che - sostiene Forzese - come è noto, ha un compenso di mezzo milione di euro. Alla faccia della tanto blaterata spending review".

Il cambio al vertice dell'Assemblea regionale siciliana con la nomine di un nuovo segretario generale che prende il posto del suo predecessore andato in pensione a soli 57 anni suscita polemiche. Neo grand commis del Palazzo dei Normanni è Sebastiano Di Bella, 60 anni. È lui attuale capo di gabinetto del presidente del parlamento siciliano, Giovanni Ardizzone a prendere il posto di Giovanni Tomasello che andrà in quiescenza con una maxi-buonuscita, ancora non calcolata dagli uffici ma che non sarà inferiore a 1,5 milioni di euro, visto che viene erogata in base all'ultimo stipendio che è stato di oltre 13 mila euro per sedici mensilità. All'incirca la stessa cifra dovrebbe essere erogata a Di Bella. A innescare le polemiche è il deputato regionale Marco Forzese (Drs), appena «defenestrato» dalla presidenza della commissione Affari istituzionali, perchè «sfiduciato» dalla maggioranza dei componenti, che si sono dimessi.  «In un solo giorno Ardizzone aumenta le spese dell'Ars per 2 milioni di euro - dice Forzese - mandando in pensione a 57 anni un segretario generale eccellente come Tomasello, senza obiettare su quella che è una scelta 'per motivi familiarì e aggrava così di ben 500 mila euro l'anno il fondo pensioni dell'Ars. Per non parlare del milione e mezzo di euro di liquidazione legittima che l'Ars dovrà sostenere come spesa subito», aggiunge il deputato. «In tutto ciò Ardizzone propone e assume il suo capo di gabinetto come segretario generale che - sostiene Forzese - come è noto, ha un compenso di circa mezzo milione di euro all'anno. Alla faccia della tanto blaterata spending review». Tomasello prese il posto di Gianliborio Mazzola andato in pensione nel 2007. «Mi sono sentito un deficiente quando ho firmato la sua liquidazione di un milione 770 mila euro mila euro», disse l'allora presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè.

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