ROMA. «Nel venticinquesimo anniversario dell'assassinio di Mauro Rostagno desidero rinnovare ai familiari e agli amici la mia partecipe vicinanza». È quanto si legge in un messaggio del Presidente del Senato, Pietro Grasso. «Lo ricorderemo per sempre, giornalista impavido nell'aperta denuncia di malaffari e soprusi, coraggioso come pochi nell'esporsi sempre in prima persona apparendo sugli schermi televisivi delle case dei siciliani. 'Più trapanese di voi trapanesì, come si definiva, perchè aveva scelto di esserlo, lui torinese di nascita. Sempre impegnato - ricorda Grasso - anche nell'aiuto delle persone in difficoltà e dei tossicodipendenti in particolare. Pagò con la vita il suo impegno civile e la denuncia delle collusioni tra mafia, politica e massoneria». «Sulla sua morte, il 26 settembre 1988, non è stata ancora fatta piena luce. Ucciso, come tante altre vittime innocenti della mafia, perchè personaggio 'scomodò. Il suo invito agli onesti a ribellarsi alla mafia - conclude il Presidente Grasso - è un esempio e uno sprone a continuare senza sosta la lotta contro il crimine organizzato».
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