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Concordia, tra sette giorni Schettino in tribunale

FIRENZE. Ad una settimana esatta dal parbuckling della Costa Concordia, lunedì 23, si tornerà in aula per il processo all'unico imputato, il comandante Francesco Schettino. Anche l'udienza fissata al Teatro Moderno di Grosseto sarà, se non proprio una «rotazione», almeno un giro di boa.
Con la ripresa del processo, nel quale hanno già patteggiato cinque ex coimputati di Schettino (la pena più alta 2 anni e 10 mesi), si entrerà nel vivo del processo per il naufragio costato 32 vittime.   
Uno dei nodi che il tribunale dovrà tra l'altro sciogliere riguarda proprio una serie di perizie richieste dalla difesa sugli apparati di bordo, tra cui le porte stagne e i generatori d'emergenza. Alla richiesta si sono opposti la procura e l'avvocatura dello Stato. I difensori di Schettino, tra l'altro, avrebbero voluto compiere gli esami prima del raddrizzamento della nave, ma il collegio, riservandosi la decisione, ha stabilito che eventualmente potranno essere fatti una volta raddrizzato e stabilizzato il relitto: sarebbe stato troppo rischioso per i periti immergersi per le verifiche.   
Ma per la ripresa delle udienze la procura guarda anche oltre l'esito della decisione sulla perizia: «Abbiamo già convocato alcuni testi, in modo da stringere il più possibile i tempi», dice il procuratore Francesco Verusio, che all'Isola del Giglio sta seguendo con i suoi sostituti le operazioni di parbukling. E non è escluso che ad essere sentiti siano presto le stesse persone che erano in plancia con Schettino la sera del 13 gennaio 2012: gli ufficiali Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli Bin, il direttore dell'hotel di bordo, Manrico Giampedroni, ma anche la giovane moldava Domnica Cemortan, che era presente anche all'ultima udienza, e Roberto Ferrarini, responsabile dell'unità di crisi della Costa che si trovava quella sera a Genova e che più volte si sentì al telefono con Schettino.
Il comandante, che non ha mai disertato un'udienza, ci sarà quasi sicuramente anche lunedì: oggi è stato tutto il giorno nella sua casa di Meta di Sorrento con i legali a studiare le carte del processo. Magari con un occhio alle dirette tv dall'Isola del Giglio che trasmettono le immagini del recupero della “sua” ex nave. 

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