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Movida, stretta dei sindaci in tutta la Sicilia

Su un fronte le amministrazioni comunali e sull'altro i cittadini, soprattutto quelli più giovani.
Il pomo della discordia che anima le calde settimane di questi mesi estivi, a Palermo come in molti altri centri siciliani, è la movida notturna. A voler essere più precisi, i limiti e i divieti imposti a gestori di bar e locali nella diffusione della musica superati certi orari.

PALERMO
Lo scorso 1 giugno è entrata in vigore l'ordinanza del sindaco Leoluca Orlando che resterà valida sino al prossimo 30 settembre. Secondo la prima versione del testo, lo stop alla musica è previsto per la mezzanotte nei giorni feriali e festivi ed entro l’una del mattino nei giorni di venerdì, sabato e prefestivi. A luglio, infatti, il consiglio comunale ha approvato una mozione con cui, nel weekend, si allunga di un'ora, dunque fino alle due, il periodo in cui è concesso diffondere musica.
Un provvedimento che non è valso a sedare gli animi di commercianti e gestori di locali che hanno persino fatto ricorso al tar, senza però ottenere la sospensione dell'ordinanza che avevano richiesto.

TRAPANI
Musica più bassa e orario d’emissione ridotto. La stretta alla movida arriva anche a Trapani, dove il sindaco Vito Damiano ha emesso una propria ordinanza con effetti per chi lavora nel centro storico cittadino.
Secondo quanto deciso, la musica deve essere abbassata tra le undici di sera e la mezzanotte, in base alla tipologia di locale, se all’aperto o al chiuso, per poi essere spenta tassativamente entro l'una di notte. Pena la chiusura del locale per dieci giorni e 500 euro di multa, dopo una prima sanzione di 250 euro come ammonimento.
Proprio oggi, di tutta risposta, i componenti del comitato spontaneo degli esercenti e dei consumatori del centro storico "Trapani è anche tua" hanno organizzato una raccolta firme per opporsi al provvedimento del primo cittadino.

GLI ALTRI CENTRI
Controlli a tappeto, in queste settimane, anche in molti altri centri cittadini isolani.
A Marsala, appena ieri, sono fioccate multe per otto persone, tra titolari e gestori di bar e ristoranti. I vigili urbani, infatti, hanno verificato che piattaforme e tavolini posti davanti a bar, chioschi e ristoranti fossero rispettosi dei limiti consentiti.
Anche a Castelvetrano, nelle scorse settimane, sono scattati i primi verbali a danno di coloro che non hanno rispettato l'ordinanza sindacale che, il sabato, autorizza la musica fino alle 2,30.
Carabinieri in azione pure a Marina di Ragusa, dove sono stati violati gli orari imposti per l’emissione di musica e la somministrazione di alcolici dopo le tre del mattino.
Insomma, cambia la location ma non la scena. E ovunque si leva il coro delle voci dei commercianti, che denunciano affari in calo in un momento già difficile, e dei giovani che la movida notturna cittadina non la vogliono proprio toccata.

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