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Sentenza Mediaset, Napolitano: "Strada maestra rispetto della magistratura"

ROMA. La scossa che ha agitato i palazzi romani alla lettura della sentenza della Cassazione giunge fino in Alto Adige dove il capo dello Stato sta trascorrendo gli ultimi giorni di vacanza con la moglie Clio. Una scossa che non sembra però sia giunta 'imprevista' tra i monti della Pusteria se Napolitano ha scelto - a differenza dei giorni scorsi - di passare il pomeriggio in albergo forse proprio in attesa della pronuncia della Suprema Corte.
La 'risposta' del Capo dello Stato alla sentenza, in effetti, è praticamene immediata e chiara si legge la sua preoccupazione di frapporre chiari steccati tra la voglia di polemica politica e tentazioni di scontri tra poteri dello Stato.
Ed è proprio su questo rischio che interviene quasi all'impronta affidando ad una nota l'avvertimento che, ora più che mai, ''la strada maestra da seguire è sempre stata quella della fiducia e del rispetto verso la magistratura, che è chiamata a indagare e giudicare in piena autonomia e indipendenza alla luce di principi costituzionali e secondo le procedure di legge".
Ma è anche e soprattutto alla stabilità del governo che Napolitano punta più di ogni altra cosa e il messaggio che viene filtrato è quello che, in qualche modo, risale alla sua accettazione del secondo mandato al Quirinale: ora alle elezioni anticipate non ci si deve proprio pensare visto e considerato anche il fatto che il Governo Letta era ed è l'unico possibile. Ma Napolitano usa anche parole distensive e di elogio nei confronti di Berlusconi e del Pdl, protagonisti di atteggiamenti responsabili per tutto il tempo dell'attesa della sentenza: ''attorno al processo in Cassazione per il caso Mediaset e all'attesa della sentenza - scrive infatti Napolitano - il clima è stato più rispettoso e disteso che in occasione di altri procedimenti in cui era coinvolto Berlusconi. E penso che ciò sia stato positivo per tutti''.
Insomma: i toni bassi e il profilo istituzionale mantenuto dal Cavaliere e dai suoi parlamentari, vengono considerati un buon viatico per poter accelerare ancora di più sulle riforme di cui il Paese e i cittadini più che mai necessitano. Aprendo addirittura a quella riforma della giustizia che il Pdl ritiene essere la 'madre di tutte le riforme': ''Ritengo ed auspico - sottolinea infatti Napolitano - che possano ora aprirsi condizioni più favorevoli per l'esame, in Parlamento, di quei problemi relativi all'amministrazione della giustizia, già efficacemente prospettati nella relazione del gruppo di lavoro da me istituito il 30 marzo scorso''.
Ma il tutto, ha insistito ancora Napolitano, consentendo al paese di ''ritrovare serenità e coesione su temi istituzionali di cruciale importanza che lo hanno visto per troppi anni aspramente diviso e impotente a riformarsi".

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