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Palermo, Camera di Commercio: saldo positivo delle iscrizioni

PALERMO. Nel secondo trimestre dell'anno le  iscrizioni alla Camera di commercio di Palermo sono state state  1.988, il 58% in più delle cessazioni (1.229). Anche rispetto  allo stesso periodo dello scorso anno, le iscrizioni  diminuiscono di poco più dell'1%, mentre le cessazioni sono  diminuite di quasi il 12%. A Palermo e provincia la Camera di  Commercio oggi conta 99.346 imprese, escluse le unità locali.   Rimane però l'allarme per l'occupazione: nonostante  l'incremento del numero delle imprese, il totale degli addetti  registra una contrazione di oltre il 13% rispetto al secondo  trimestre 2012, con un valore più che doppio rispetto a quello  nazionale (-6,4%).   «Nell'analisi dei dati - dice Roberto Helg, presidente della  Camera di Commercio - si deve considerare che l'andamento delle  iscrizioni e delle cessazioni è molto diverso in relazione alla  forma societaria. Nel primo semestre 2013, il saldo positivo è  determinato, principalmente dalle società di capitali e dalle  'altre formè; le società di persone sono quasi in pareggio,  mentre tra le imprese individuali, le cessazioni sono ancora  superiori alle iscrizioni».     Rimane sempre grave il dato relativo alle imprese entrate  nella fase della liquidazione o scioglimento volontario o  sottoposte a procedure (il 13% circa delle nuove iscrizioni, e  aumentano rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno di  quasi il 28%), mentre le procedure concorsuali sono in numero  più limitato, ma in forte aumento rispetto al 2012 (+78,4%).  La maggioranza delle iscrizioni si registra nel commercio  (46% del totale), nel turismo e nei servizi alle imprese  (10-11%); in agricoltura (8%) e, anche se in misura più ridotta,  nel manifatturiero (4%). Le iscrizioni diminuiscono, invece,  nelle costruzioni, nei trasporti e spedizioni (-38%). Le  cessazioni si osservano nel commercio (39% del totale), nelle  costruzioni e in agricoltura (12 - 13% del totale), nei servizi  alle imprese (10% del totale). Rispetto al 2012, però,  diminuiscono in misura particolarmente consistente nelle  assicurazione e nel credito (-47%), nel turismo (-27%), nei  servizi alle imprese (-18%), mentre ancora aumentano nei settori  dei trasporti e spedizioni e nelle costruzioni.     Note positive continuano a pervenire dalle imprese al  femminile e da  quelle giovanili: il 31% circa delle nuove  iscritte, infatti, sono imprese di donne e quelle giovanili sono  il 44% del totale. 

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