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Partono i saldi, al via anche in Sicilia: meno di 100 euro a testa la spesa prevista

ROMA. Dopo Basilicata, Campania e Molise, dove sono già iniziati il 2 luglio, da oggi i saldi estivi partiranno anche nelle altre regioni tra cui la Sicilia. Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 229 euro - meno di 100 euro a testa - per un valore complessivo di 3,6 miliardi di euro. Le vendite estive sono sempre un momento di richiamo per le famiglie anche se negli ultimi anni si sono ridotte costantemente.


«Siamo consapevoli - sottolinea Renato Borghi, Vice Presidente di Confcommercio e Presidente di Federazione Moda Italia - delle difficoltà che attraversano le famiglie italiane dal punto di vista del reddito disponibile, pertanto è prevedibile un leggero calo rispetto all'anno scorso con uno scontrino medio intorno ai 100 euro» contro i 103 dell'anno precedente e i 117 del 2010. «Siamo peraltro fiduciosi - afferma - che i saldi, che preferisco definire di 'inizio stagionè, sapranno incontrare le più diversificate esigenze dei consumatori, sia per quantità, qualità e assortimento dei prodotti invenduti, che per gli sconti che prevediamo possano superare il 40%. Le vendite in questo periodo, insomma, pur in un contesto difficile, potranno dare effervescenza alle vendite e rappresentare per i consumatori italiani e i turisti stranieri un'occasione per acquistare quei capi d'abbigliamento desiderati nel corso della stagione».


Previsioni funeree del Codacons per i saldi estivi in partenza domani in tutte le regioni con una spesa che crollerà a circa 70 euro a testa. «Il calo delle vendite rispetto ai precedenti saldi del 2012 raggiungerà picchi del -22%, e a farne le spese saranno soprattutto i negozi delle periferie - spiega il Presidente Carlo Rienzi -. Previsioni nere anche per i centri commerciali (-12% sul 2012), mentre le grandi firme, specie nelle città d'arte, potranno contare sulla massiccia presenza di turisti, gli unici che sembrano disposti a spendere nel nostro paese». «I consumatori, a causa della crisi economica in corso e in vista di tempi duri, limiteranno ulteriormente il budget da destinare agli sconti di fine stagione, e acquisteranno solo beni indispensabili e di valore contenuto, al punto che la spesa procapite durante i saldi non supererà i 70 euro - prosegue Rienzi - Solo il 45% delle famiglie italiane, inoltre, potrà permettersi acquisti durante gli sconti di fine stagione».

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