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«Siamo solo all’inizio omertà alla base del sistema»

Il capo della Procura di Palermo: «Ci sono ancora numerose vicende da chiarire. Gli sviluppi non sono preventivabili. I soldi arrivati in Sicilia dovevano servire per creare occupazione e il risultato finale è assai vicino allo zero»

PALERMO. L’inizio, con 17 arresti e 32 indagati a piede libero, è stato già eclatante. Ma le inchieste «Mala Gestio» e «Sicilia Grandi Eventi» che vedono coinvolti imprenditori, politici, prestanome e burocrati che ruotano intorno alla figura chiave di Faustino Giacchetto, 49 anni, imprenditore e pubblicitario, «sono solo all’inizio e gli sviluppi non sono preventivabili». Parole di Francesco Messineo, capo della Procura di Palermo, intervistato ieri nel corso del notiziario delle 13.50 di Tgs. Insomma, se già nomi di spicco della politica siciliana sono finiti nella vicenda, accusati a vario titolo di associazione a delinquere e corruzione, non è detto che nei prossimi giorni o mesi non possa venir fuori qualcosa di più scottante. Per ora gli inquirenti hanno accertato che i 93 milioni di euro finiti al centro di formazione Ciapi negli anni tra il 2006 e il 2011 non hanno prodotto gli obiettivi che erano stati prefissati, anzi.

PROCURATORE MESSINEO, I SOLDI ARRIVATI IN SICILIA DOVEVANO SERVIRE PER CREARE OCCUPAZIONE E IL RISULTATO FINALE È…
«In questo caso particolare il risultato finale è assai vicino allo zero, o addirittura zero. Perché è stata svolta solo un’attività autoreferenziale che non ha portato alcun sollievo e, comunque, non è stato attivato il meccanismo per il quale erano stati concessi i soldi».

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