ROMA. Non solo festa della Repubblica. Si celebra oggi anche Voler Bene all'Italia, la giornata nazionale dei piccoli comuni promossa da Legambiente insieme a un vasto comitato di associazioni e realtà territoriali e realizzata con l'adesione del presidente della Repubblica.
«Il 2 giugno è sembrata la data più giusta per la festa che quest'anno compie dieci anni. Per rivendicare con orgoglio - si legge in un comunicato - il contributo all'identità
nazionale di tutti i cittadini della Repubblica e ricordare il ruolo e l'importanza dei municipi con meno di 5 mila abitanti e delle aree interne del paese, da cui dipende buona parte della
tutela del territorio e che custodiscono la cultura e l'arte, i paesaggi e la biodiversità, i prodotti agricoli di qualità e l'artigianato che rendono il nostro Paese famoso nel mondo».
L'iniziativa di quest'anno è anche l'occasione per lanciare un appello «sulla bellezza» al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, «affinchè incontri in autunno una delegazione di Piccoli comuni e delle loro comunità per dare il suo fondamentale contributo ad aprire una nuova fase politica e legislativa che metta al centro le aree interne come motore di rinascita di tutto il Paese».
«Investire sulla bellezza e la qualità prodotta in queste aree è la formula vincente per uscire dalla crisi», dice il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. Per Ermete Realacci, Presidente del Comitato promotore della festa dei Piccoli Comuni e primo firmatario della legge per la valorizzazione dei nostri centri minori, la giornata è «un vero e proprio 'Italian pridè per evidenziare soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo che proprio nella tenuta delle nostre comunità, nella coesione sociale e nell'orgoglio delle nostre radici troviamo la base di un'economia in grado di competere scommettendo sulla qualità, sull'innovazione, sulla conoscenza, sulla bellezza».
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