Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Trattativa Stato-mafia: Pm citano Napolitano come teste

Il presidente della Repubblica chiamato al processo di Palermo. Coinvolti anche Grasso e Ciampi

PALERMO. I pm di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-mafia hanno citato come teste al processo, che si aprirà il 27 maggio in corte d'assise, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nella lista testi anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, e l'ex capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi.
I testi citati dai pm sono in tutto 180. Tra i chiamati a deporre anche l'ex pg della Cassazione Vitaliano Esposito. La citazione di Napolitano peraltro preannunciata nei giorni scorsi, come quella degli altri testimoni indicati dalla Procura, deve essere valutata dalla corte d'assise che celebra il processo e che deciderà se ammettere le citazioni. Oggi sono state depositate anche le liste testi del legale degli ufficiali dell'Arma Mario Mori, Giuseppe Dedonno e Antonio Subranni e dell'ex ministro Nicola Mancino.

Le "preoccupazioni" espresse in una lettera dall'ex consigliere giuridico del Quirinale, Loris D'Ambrosio, al capo dello Stato sono l'oggetto della testimonianza che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dovrebbe rendere nel procedimento sulla trattativa Stato-mafia se i giudici accogliessero la sua richiesta di citazione a testimoniare presentata dai pm.
Nel "capitolato" di prova indicato nella lista testi, depositata oggi dalla Procura, si fa riferimento alla lettera che D'Ambrosio scrisse al capo dello Stato il 18 giugno scorso - la missiva è pubblicata nel volume "La Giustizia. Interventi del Capo dello Stato e Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. 2006 -2012".

Nella missiva l'ex consigliere giuridico del Colle, morto l'anno scorso, esprimeva il timore "di essere stato considerato solo un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi". La lettera segue le polemiche scoppiate dopo il deposito delle intercettazioni telefoniche tra l'ex ministro Nicola Mancino, tra gli imputati del processo, e lo stesso D'Ambrosio. L'ex politico Dc in più telefonate espresse i suoi timori a D'Ambrosio sulle scelte investigative della Procura di Palermo, sollecitandolo a parlarne con Napolitano. 

Tra i testi in lista anche l'ex procuratore di Palermo, ora capo dei pm di Torino, Giancarlo Caselli; il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone; Luciano Violante; il pg della Cassazione, Gianfranco Ciani; il segretario generale del Quirinale, Donato Marra; Giuliano Amato, Ciriaco De Mita e Arnaldo Forlani.

Caricamento commenti

Commenta la notizia