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Stop visite fiscali, medici: "Favorito l'assenteismo"

MESSINA. «Il risparmio c'è ed è immediato, ma il rischio di spendere ancora più denaro pubblico nel tempo favorendo l'assenteismo cronico è dietro l'angolo».
Questo è l'allarme dell'Ordine dei Medici di Messina dopo la decisione dell'Inps di sospendere le visite domiciliari di controllo che riguardano oltre 1400 medici.
Per il presidente dell'Ordine dei medici, Giacomo Caudo «il provvedimento è del tutto illogico: una decisione contestata anche da sindacati come la Fimmg, che raggruppa i medici di medicina generale».
«Le visite fiscali d'ufficio rappresentano il 75% delle visite totali - continua Caudo - pari a circa 1,5 milioni di controlli: una spesa non da poco, ma nulla in confronto al peso
dell'assenteismo».
«Un dato diffuso dai sindacati lo dice chiaramente - precisa la nota -: l'Inps spende ogni anno 50 milioni per le visite fiscali d'ufficio, ma basta che ci sia un aumento dello 0,l% di assenze per malattia per far perdere 100 milioni».
Per l'ordine dei medici «il taglio dei controlli non potrà che determinare nel breve tempo un consistente aumento dell'attuale spesa per l'indennità di malattia, considerando che l'eventuale crescita, anche di solo 1-2 decimali di punto della percentuale di assenteismo comporta un aumento della spesa di gran lunga superiore a quanto l'Inps ha speso nel 2012 per le visite mediche di controllo domiciliari d'ufficio».

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