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Sulmona, detenuto siciliano imbratta infermeria con escrementi

SULMONA. Singolare protesta di un detenuto 41enne di origini siciliane che sta scontando l'ergastolo nel carcere di Sulmona: dopo aver più volte distrutto le suppellettili della sua cella, compresi i sanitari, ha cominciato a cospargere le pareti dell'infermeria del carcere di escrementi, rendendo irrespirabile l'aria del reparto medico. Il detenuto, che non soffrirebbe di nessuna patologia psichica, sta rendendo difficile il servizio dei poliziotti penitenziari.

La protesta è scattata dopo la mancata concessione da parte della direzione, di un personal computer, che il detenuto avrebbe voluto tenere con sé in cella, cosa vietata dal regolamento del carcere. La Uil penitenziari afferma di essere preoccupata dalla reiterazione della protesta del detenuto, il quale ha più volte effettuato lo sciopero della fame e della sete. "In più l'odore nauseabondo e gli escrementi creano problematiche di tipo igienico sanitarie sia per i detenuti ammalati e ricoverati in infermeria sia per gli agenti di polizia penitenziaria che sorvegliano quei luoghi", riferisce il responsabile dell'igiene e sanità pubblica del carcere, Fabio Federico, dirigente
sanitario del carcere che insieme al sindacato di polizia penitenziaria ha già chiesto, per quanto di competenza, il trasferimento del detenuto in istituti penitenziari dove sia consentito l'utilizzo del computer.

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