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L'incontro del Papa con i cardinali: "Doniamo la nostra sapienza ai giovani"

Il resoconto del primo incontro con il collegio cardinalizio, nella Sala Clementina, per Papa Francesco. Ha dei foglietti, che ogni tanto abbandona per inserti a braccio

CITTA' DEL VATICANO. «Forse la metà di noi, siamo nella vecchiaia, la vecchiaia è la sede della sapienza della vita, come il vecchio Simeone e la vecchia Anna al Tempio, quella sapienza ha fatto loro riconoscere Gesù. Doniamo questa sapienza ai giovani, come il buon vino che con l'età diventa» migliore. Primo incontro con il collegio cardinalizio, nella Sala Clementina, per Papa Francesco. Ha dei foglietti, che ogni tanto abbandona per inserti a braccio.

Dopo il saluto del cardinale Angelo Sodano, che promette collaborazione a nome di tutti, per una Chiesa sul modello di comunione delle origini, papa Francesco esprime alcune idee. E subito dopo strige la mano e scambia saluti con i porporati, a uno a uno, a qualcuno impedisce di inginocchiarsi, con molti scherza, - con Louis Tagle ride - con Bernard Law fa cenno di sorpresa rispetto a qualcosa che questi gli racconta imitando i
gesti di chi sta scrivendo qualcosa.

Nel discorso, oltre all'accenno alla sapienza da trasmettere ai più giovani, l'immagine dello Spirito Santo che siccome «fa le differenze», «sembra sia un apostolo di Babele, che faccia delle confusioni, invece è quello che fa unità fra queste, è armonia».

Per la vecchiaia papa Bergoglio cita una poesia di Hoelderlin che, racconta padre Federico Lombardi, è «uno dei suoi poeti preferiti». Si rivolge ai cardinali chiamandoli «fratelli cardinali» e non «signori cardinali». E dà anche una notizia circa un porporato argentino: l'altro ieri il cardinal Jorge Maria Mejia «ha avuto un infarto cardiaco, è ricoverato alla Pio XI, ma la salute è stabile».

Qualche impressione sul momento in cui si è affacciato alla Loggia delle benedizioni di San Pietro, subito dopo essere stato eletto: «da ogni angolo terra si era elevata la preghiera per il nuovo Papa», ed ero «carico di emozione per la folla assiepata in Piazza San Pietro». «Con quella suggestiva immagine del popolo orante e gioioso ancora impressa nella mia mente, - ha aggiunto - desidero manifestare la mia sincera
riconoscenza ai Vescovi, ai sacerdoti, alle persone consacrate, ai giovani, alle famiglie, agli anziani per la loro vicinanza spirituale, così  toccante e fervorosa».

Tra i bei ricordi che il Papa ha voluto condividere con i cardinali, anche il conclave, un periodo che, ha commentato,  «è stato carico di significato non solo per il Collegio Cardinalizio, ma anche per tutti i fedeli. In questi giorni - ha aggiunto -  abbiamo avvertito quasi sensibilmente l'affetto e la solidarietà della Chiesa universale, come anche l'attenzione di tante persone che, pur non condividendo la nostra fede, guardano con rispetto e ammirazione alla Chiesa e alla Santa Sede».

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