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Processo Ruby, disposta nuova visita fiscale per Berlusconi

La Procura di Milano intende verificare se l'impedimento per motivi di salute presentato oggi al processo è «assoluto». Intanto la difesa presenta tre certificati: in uno di questi, evidenziate complicazioni cardiologiche

MILANO. La Procura di Milano ha chiesto una visita fiscale per Silvio Berlusconi per verificare se l'impedimento per motivi di salute presentato oggi al processo sul caso Ruby è «assoluto». Ora i giudici si sono ritirati in camera di consiglio. Davanti ai giudici della quarta sezione penale di Milano, all'inizio dell'udienza ha preso la parola l'avvocato Piero Longo per illustrare le tre nuove certificazioni mediche depositate per chiedere il legittimo impedimento. Tra queste c'è un certificato, come ha chiarito Longo, firmato da uno specialista in cardiologia che evidenzia complicazioni. Il legale «per ragioni di privacy» non ha letto il contenuto della certificazione e ha spiegato che gli altri due certificati sono firmati invece uno dal primario di Oculistica del San Raffaele, Francesco Bandello, e l'altro dal medico curante di Berlusconi, Alberto Zangrillo. Tutte e tre le certificazioni, secondo la difesa, testimoniano la «persistente inabilità» dell'ex premier a presenziare all'udienza. Il legittimo impedimento per motivi di salute era stato accolto venerdì scorso nel processo sul caso Ruby, mentre invece sabato nel caso Mediaset, dopo la visita fiscale, non era stato riconosciuto come assoluto e il processo era andato avanti. I difensori di Berlusconi, inoltre, hanno presentato un loro legittimo impedimento «di carattere politico» perchè hanno spiegato che devono partecipare alle ore 11 alla riunione con Angelino Alfano dei nuovi parlamentari del Pdl. L'oggetto della riunione, hanno chiarito i difensori, è «l'esame del voto, l'esame della situazione politica, la questione delle commissioni parlamentari e varie ed eventuali». L'avvocato Ghedini ha letto in aula l'sms da lui ricevuto ieri sera da parte di Alfano per convocare la riunione. Secondo il pm Antonio Sangermano l'impedimento dei difensori «non è ostativo perchè la riunione è stata fissata dopo la calendarizzazione dell'udienza». La procura dunque si è opposta sia all'impedimento per i difensori che a quello dell'ex premier.

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