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Elezioni, due esponenti prendono le distanze da Grande Sud

PALERMO. «Forza del sud, e in seguito Grande sud, nasce con lo spirito di far valere le ragioni della Sicilia e del meridione d'Italia. Progetto politico condiviso e condivisibile, ma puntualmente screditato a ogni appuntamento elettorale, nonchè dagli ultimi e illegittimi inopportuni accordi di coalizione e per la formazione delle liste, non avendo convocato gli organi di partito, nonostante le pressanti richieste e sollecitazioni». Lo scrivono, in una nota, il referente regionale dell'Unione dei sindaci d'Italia, Giuseppe Siviglia, e Sandro Terrani, dirigente sindacale Uil-Uilcem. «Pertanto, oltre le ragioni che hanno portato Miccichè e Fallica a così determinarsi e senza voler scendere nel merito del loro comportamento - continuano - onde evitare polemiche su scelte politiche ormai alla berlina di tutti, non possiamo con grande rammarico votare Grande sud, continuando a inseguire un sogno che non c'è, assistendo con amarezza a un'implosione dell'azione politica. La sofferta scelta, in esclusivo interesse degli elettori e a salvaguardia delle propria identità
politica, non va intesa come dissenso per spartizione di potere e di poltrone che non possono che essere attribuite democraticamente solo dalla sovranità popolare».

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