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Pakistana candidata al Nobel per la pace, il sostegno dell’ateneo di Palermo

PALERMO. L'Ateneo di Palermo ha aderito alla campagna per la candidatura al Nobel per la Pace di Malala Yousufzai, la quindicenne pakistana gravemente ferita da con un colpo di pistola alla testa per aver difeso il diritto allo studio delle ragazze nel suo Paese. A deliberarlo  all'unanimità è stato il Senato accademico dell'Ateneo. "Malala - dice il rettore Roberto Lagalla - è diventata un simbolo di libertà e di amore per la conoscenza. Due anni fa abbiamo sostenuto la campagna per salvare la vita a Sakineh, la donna iraniana condannata alla lapidazione con l'accusa di adulterio, adesso appoggiamo con convinzione la candidatura di Malala al Nobel". La campagna italiana per la candidatura è stata lanciata su Change.org (la piattaforma on line per l'attivismo) proprio da Palermo grazie a Giovanna Fiume, docente di Storia moderna dell'Ateneo, da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle donne. "Ho sempre considerato l'istruzione e, per suo tramite, la cultura tra le più potenti armi di avanzamento della società in generale e della condizione delle donne in particolare - commenta Giovanna Fiume - per questo non posso restare indifferente di fronte al coraggio di Malala in Pakistan, e ho iniziato questa petizione perché credo che la politica italiana debba dimostrare il proprio deciso sostegno verso questa causa".

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