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Agrigento, nasce etichetta dalle uve dei templi

PALERMO. E' stato presentato ad Agrigento il progetto che darà vita al "Vino dei templi", il rosso prodotto dai Viticultori associati di Canicattì con le uve che crescono sotto il templio di Giunone. Il progetto Diodoros, con un accordo tra il parco archeologico e la cantina, punta a valorizzare i vigneti storici delle Valle che costituiscono un giacimento viticolo di grande interesse.

Una parte delle bottiglie prodotte, secondo la convenzione, andrà all'Ente parco con il marchio Diodoros, in linea con quanto già accade per l'olio prodotto dalle olive raccolte all'interno del perimetro dell'area archeologica. Il resto sarà venduto il prossimo anno dalla cantina.

"Da questa prima vendemmia - spiega Giovanni Greco, presidente Cva Canicattì - produrremo circa 5.000 bottiglie di un blend  di Nero d'Avola e Nerello Mascalese. Questo vino, sarà affinato per circa due anni in piccoli carati di rovere francese e sarà messo in commercio non prima del 2014 con il marchio Diodoros che richiamerà la storia e la cultura del nostro territorio, in linea con la nostra filosofia produttiva, e metterà in luce l'anima viticola di uno dei luoghi più affascinanti del mondo". I suoli profondi e sabbiosi dei vigneti posti sotto il tempio di Giunone ben si adattano alle
varietà autoctone più diffuse nella zona  e contribuiranno a dare vita a vini eleganti, armoniosi e di grande longevità.

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